Se n'è parlato molto negli anni, ora nero su bianco c'è l'impegno del territorio per il futuro dell'Aurelia a Capo Noli quando questa verrà dismessa in favore della variante in galleria: i Comuni di Finale Ligure e Noli, insieme alla Provincia di Savona che nei mesi scorsi aveva recepito il documento, si mettono in prima fila per gestire il tratto con in primis la realizzazione di un percorso ciclopedonale.
Un reale orizzonte temporale concreto a tutti gli effetti non c'è ancora, nonostante il Mit abbia inserito l'opera nel Contratto di Programma 2021-2025 con Anas (attuale gestore della tratta, ndr) con appaltabilità 2024 e un importo dell’investimento previsto di oltre 59 milioni, però quello del futuro della statale era uno dei nodi da sciogliere prima di avviare le opere della variante.
Il Protocollo d'intesa per la gestione, la valorizzazione e la preservazione del tratto di Aurelia compreso tra le progressive 590+300 e 591+750 riguarda la definizione delle modalità di sistemazione, messa in sicurezza e manutenzione finalizzata in ultimo alla realizzazione di una pista ciclopedonale compresa tra Noli e Finale Ligure. Alla gestione manutentiva ordinaria se ne affiancherà una turistica condivisa per rendere Capo Noli scenario di manifestazioni e iniziative.
Riqualificazione e rivalutazione per la parte dismessa, quindi, ma anche valorizzazione delle caratteristiche ambientali e naturalistiche del territorio, inserito all’interno di un dedicata ZSC e quindi soggetto a particolari tutele.
“Questo accordo mira a garantire la sicurezza della viabilità su un’arteria essenziale, soprattutto considerando le frequenti criticità della rete autostradale, e a promuovere la valorizzazione paesaggistica di uno dei tratti più suggestivi della costa ligure, da Capo Noli a Varigotti, che potrebbe diventare un’attrazione iconica della tanto attesa Ciclovia Tirrenica, un progetto che collega la Liguria alla Toscana fino a Roma. Alcuni segmenti sono già stati realizzati, e questo tratto rappresenterebbe uno dei più affascinanti di tutta la ciclovia, in grado di coniugare sviluppo, sicurezza e bellezza” ha dichiarato Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia di Savona.
Le attività saranno dettagliate tramite accordi quadro o convenzioni attuative e potranno prevedere la partecipazione di altri soggetti istituzionali o privati portatori di interessi convergenti o complementari ai contenuti per cui le pratiche saranno predisposte.“È un traguardo importante per le nostre città e per tutta la provincia - ha aggiunto quindi il sindaco finalese, Angelo Berlangieri - Grazie a questo Protocollo d’Intesa, poniamo le basi per un intervento di grande valore che coniuga sicurezza e sviluppo turistico, due elementi chiave per il futuro del nostro territorio. Insieme si affronta la possibilità di costruire un'infrastruttura che siamo una motivazione, un'attrazione di viaggio dal punto di vista turistico. Così si riuscirebbe a costruire una ciclopedonale che da Noli arriverebbe quasi a Loano”.
Tra i punti oggetto del protocollo vi è anche quello delle opere di cantiere, tutte da installarsi sul versante finalese e da sempre motivo di preoccupazioni per i cittadini nolesi, come ha recentemente ricordato l'ex sindaco Gambetta. Su questo il sindaco Repetto è certo: “Il cantiere verrà insediato lato Varigotti perché effettivamente dal lato del nostro Comune sarebbe un problema non risolvibile. Questo è alla base dell'accordo ed è anche importante ci siano Comune di Finale e Provincia, l'auspicio è che col tempo venga allargato ad altri enti come la Regione Liguria. Le risorse dei nostri comuni non sarebbero mai sufficienti per eventuali manutenzioni straordinarie, l'abbiamo sempre detto. La Provincia garantisce anche questo ma immagino che la Regione, come interagisce altrove per questo tipo di infrastrutture, possa farlo anche qui”.“E' un onere che ci possiamo permettere perché non va a incidere sulla vita diretta della città come invece accadrebbe a Noli. Con grande piacere diamo una mano a un comune che, come no, cerca di risolvere un problema in modo pragmatico” ha chiosato Berlangieri.