Diventerà un percorso ciclopedonale all'interno di un paesaggio mozzafiato, tra i più utilizzati nel mondo del piccolo schermo per la realizzazione di spot, ampliando notevolmente la proposta turistica del territorio, il tratto di Aurelia all'altezza di Capo Noli quando verrà dismesso per fare spazio al tunnel.
Lo stabilisce il Protocollo d'intesa per la gestione, la valorizzazione e la preservazione del tratto dell’infrastruttura (compreso tra le progressive 590+300 e 591+750) attualmente in capo ad Anas approvato dai Comuni di Finale Ligure e di Noli e acquisito nei giorni scorsi dalla Provincia di Savona nell'ultima seduta di consiglio provinciale.
Un passaggio col quale viene dato seguito alle necessità precedentemente evidenziate dalle parti coinvolte riguardanti l'iter procedurale, ripreso la scorsa primavera quando i sindaci dei due Comuni, Ambrogio Repetto e l'allora primo cittadino finalese Ugo Frascherelli, si erano incontrati con la Regione. Era stato anche il viceministro Rixi, sempre in primavera, a visitare la zona interessata insieme ai due sindaci.
Quella di stabilire innanzitutto il futuro dell'attuale sede stradale era una delle principali evidenze emerse in precedenza, prima di procedere nell'iter autorizzativo e progettuale dell'aggiornamento della variante Aurelia. Il documento è infatti finalizzato ad instaurare una futura attività di collaborazione tra i soggetti firmatari per lo svolgimento di programmi di interesse comune e per regolamentare gli aspetti generali delle attività da svolgere in maniera coordinata, in relazione ad ambiti di comune interesse.
Il primario riferimento riguarda la definizione delle modalità di sistemazione, messa in sicurezza e manutenzione del tratto di SS1 Aurelia dismesso, finalizzata in ultimo alla realizzazione di una pista ciclopedonale compresa tra Noli e Finale Ligure; in tale contesto, le parti intendono prevedere opere di riqualificazione e rivalutazione per la parte dismessa funzionalmente come arteria principale che mantiene comunque la propria rilevanza storica.
Oltre a questa, l'intesa è volta a valorizzare la rilevanza delle caratteristiche ambientali e naturalistiche dalle quali è contraddistinto il territorio in oggetto, inserito all’interno di un dedicata Zona Speciale di Conservazione e quindi soggetto a particolari tutele. Alla gestione manutentiva ordinaria se ne affiancherà quindi una turistica condivisa, il cui obbiettivo sarà l'organizzazione di possibili manifestazioni e iniziative che ineriscano il tracciato viario dismesso.
Le attività saranno dettagliate tramite accordi quadro o convenzioni attuative che rispetteranno il Protocollo d’Intesa, e potranno prevedere la partecipazione di altri soggetti istituzionali o privati portatori di interessi convergenti o complementari ai contenuti per cui le pratiche saranno predisposte.
Secondo quanto stabilito, inoltre, la cantierizzazione delle opere necessarie potrà avvenire prioritariamente sul versante finalese.
"Raccogliendo la proposta dei Comuni di Finale Ligure e Noli, il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità un protocollo d’intesa che assegna alla Provincia il ruolo di coordinamento territoriale con i Comuni, al fine di mantenere alta l’attenzione sul progetto del tunnel, anche in considerazione del fatto che Anas ha riaperto con determinazione le relative pratiche e procedure" spiega il presidente di Palazzo Nervi, Pierangelo Olivieri, con un riferimento all'inserimento dell'opera nel Contratto di Programma Anas – MIT 2021-2025, con appaltabilità 2024 e un importo dell’investimento previsto di oltre 59 milioni.
"L’intesa mira a raggiungere due obiettivi fondamentali: la sicurezza della viabilità su un’arteria essenziale, un’esigenza resa ancora più pressante dalle frequenti manutenzioni straordinarie sulla rete autostradale, e la valorizzazione paesaggistica di uno dei tratti più suggestivi della costa ligure, da Capo Noli a Varigotti, che potrebbe diventare un’attrazione iconica della tanto attesa Ciclovia Tirrenica - prosegue - Quest’ultima, nel suo progetto complessivo, ambisce a collegare il confine di Ventimiglia e i Balzi Rossi attraversando l’intera Liguria, per poi proseguire in Toscana fino a Roma. Alcuni segmenti sono già stati realizzati, e questo tratto rappresenterebbe uno dei più affascinanti di tutta la ciclovia, in grado di coniugare sviluppo, sicurezza e bellezza" conclude.