Si dice che Torino sia una “città magica”, il capoluogo piemontese infatti sarebbe attraversato da misteriose energie incanalate attraverso precisi percorsi che toccano monumenti ricchi di simboli esoterici.
Inoltre Torino farebbe parte del triangolo della magia bianca assieme a Praga e Lione e allo stesso tempo della magia nera con Londra e San Francisco.
Non sappiamo se tutto ciò corrisponda alla realtà ma in ogni caso gli atleti della società ingauna hanno sicuramente assorbito tutte le energie positive della capitale sabauda.
Il via della gara è stato dato in via Roma, tra piazza Castello e piazza San Carlo alle 8,30. Una giornata fredda ma soleggiata ha accompagnato i circa 10000 atleti che hanno partecipato alle tre gare in programma.
Per percorrere i 42,195km della Torino City Marathon Nicola Piccardo ha dovuto impegnarsi duramente per ottenere il proprio personal best che è arrivato in 2h44’23” insieme alla 62° posizione assoluta su oltre 2500 arrivati. Grande soddisfazione anche per Bartolomeo Moraglia che è riuscito a completare la maratona sotto la fatidica soglia delle tre ore, esattamente 2h58’24” cogliendo anche la 200° posizione nella classifica generale.
Merita una menzione speciale Liliana de Ferrari per aver fatto qualcosa di straordinario. Oltre ad aver trasmesso i “geni della velocità” al figlio, Liliana infatti è la mamma di Nicola, a 60 anni compiuti è riuscita a concludere la gara in 3h30’31” che gli è valsa la prima posizione nella sua categoria.
La maratona è un grande sfida con se stessi, richiede mesi di allenamento e tanti sacrifici ma sa regalare grandi emozioni che sono difficili da comprendere per chi non le ha ancora provate.
Dal presidente della società Fattor Fabrizio arrivano parole di elogio e grande ammirazione verso tutti e tre gli atleti. “Sono stati fantastici, sapevamo che non sarebbe stato semplice ma ognuno di loro ha centrato il proprio obiettivo. Siamo molto contenti per questi risultati frutto di grande impegno ma anche di una buona metodologia negli allenamenti e non solo, credo che le corse collettive che svolgiamo tutte le domeniche mattina siano sempre molto stimolanti, portano benefici a tutti gli atleti alzando il livello delle sessioni previste.
Il running è uno sport individuale, vero, ma correre in gruppo può rivelarsi importante e fondamentale perché permette di imparare l’uno dall’altro. Scambiarsi esperienze, idee e consigli è naturale perché la corsa è la passione che ci accomuna e a noi piace parlarne, a volte anche correndo.”