L'ampio processo di ristrutturazione della rosa del Vado portato avanti nel corso dell'estate ha lasciato spazio alle prime prove sul campo nella doppia amichevole disputata contro il Pietra Ligure e la Cairese.
Due match non così banali, soprattutto perchè disputati contro formazioni la cui ossatura di base non è stata stravolta.
I fattori emersi a livello numerico sono altrettanti: la completezza dell'organico e nessun atteggiamento tattico talebano da dover perseguire ad ogni costo.
Al netto dei carichi di lavoro e delle richieste di mister De Lucia, qualche prima considerazione a bocce ferme può quindi iniziare a trovare spazio.
Il 3-4-2-1 contro il Pietra Ligure ha convinto meno per compattezza e corrette distanze, oltre a vedere un giocatore come Bussaglia al di fuori delle coordinate abituali nel cuore della mediana.
Migliori invece, complice probabilmente anche una condizione fisica meno appesantita, i 90 minuti con i valbormidesi. Il tecnico rossoblu ha affrontato il primo tempo virando su un 4-3-2-1 con Capra e Gagliardi alle spalle di Alfiero e un centrocampo d'alta classe formato da Lora, Abonckelet e Bussaglia, riportato mezz'ala. Nella ripresa spazio a tanti giovani in un 3-5-2 dove hanno preso posto Montesano in difesa e Vita in attacco.
Da non escludere a priori nemmeno il rombo in mediana o il 3-4-1-2: numeri che possono anche apparire fine a se stessi, tenuto conto della grande esperienza di gran parte dell'organico e del potenziale intravisto nel doppio contronto del Chittolina.
Un minimo comun denominatore è comunque emerso: il Vado le cose migliori le ha fatte vedere su giocate verticali, senza eccessivi orpelli in fase di palleggio.
Sarà comunque interessante valutare i nuovi test (la prossima settimana è in arrivo il Campomorone), per capire se una strada inizierà ad emergere con più forza nella testa del tecnico rossoblu.