Sei reti di vantaggio da difendere, un bottino importante ma che non deve assolutamente portare alla convinzione di avere la qualificazione già in tasca. Per la Bper Rari Nantes Savona il match di ritorno degli ottavi di finale di Len Euro Cup contro lo Jadran Herceg Novi non può ancora essere considerato una formalità nonostante il 16-10 per i biancorossi maturato lo scorso 8 marzo alla "Zanelli".
La compagine montenegrina tenterà il tutto per tutto per rimontare la sconfitta dell'andata e per i ragazzi di Alberto Angelini non mancheranno le difficoltà: in primis quella di giocare in trasferta, sebbene non nella abituale piscina di casa dello Jadran. Si giocherà a Trebigne, in Bosnia, località dove la truppa savonese è giunta ieri in tarda serata: erano infatti le 23.45 quando Nicosia e compagni hanno finalmente raggiunto la loro destinazione dopo un lungo viaggio iniziato in mattinata con il volo da Milano a Francoforte, seguito da un un altro viaggio aereo che dalla Germania ha condotto a Dubrovnik e concluso con il trasferimento in pullman dalla città croata fino alla sede del match odierno.
Attenzione massima, inoltre, alla fisicità del team guidato da Petar Radanovic e ai suoi pezzi pregiati i montenegrini Vasilje Radovic (difensore) e Jovan Vujovic (centroboa) e i temibili russi Ivan Kholod (difensore) e Ivan Nagaev (mancino).
Arbitreranno l'incontro gli arbitri Stavridis (Grecia) e Segurana (Spagna), mentre il delegato LEN sarà l'olandese Hoepelman.
"Si riparte dallo 0-0, questa dev'essere la nostra mentalità - ha dichiarato l'allenatore della Rari Alberto Angelini in vista del retour match con lo Jadran - solo attraverso il gioco che ci ha portato ad avere questo vantaggio iniziale potremmo tornare a casa con la qualificazione".