A volte la consuetudine diventa, senza per forza squilli di tromba, forma e soprattutto sostanza in tema di diritto e legislazione.
Ed è corretto esserne consapevoli, soprattutto per chi ne è diretto protagonista.
I club dilettantistici in più di un'occasione hanno palesato un po' di pigrizia nell'approccio con la giurisdizione sportiva e ciò può essere un limite in un momento di grandi trasformazioni anche per i club delle serie minori.
La riforma del lavoro sportivo e l'aumento delle pene per condotte non idonee nei confronti della classe arbitrale rappresentano due passaggi chiave dell'ultimo biennio, ma un ultima apertura sembra essere stato definitivamente compiuta.
E' bastato leggere le motivazioni che hanno portato alla riduzione delle due squalifiche di Sergio Halaj e di Daniele Puddu (rispettivamente attaccante e difensore di S.F. Loano e Campomorone Sant'Olcese) per comprendere un passaggio chiave: la prova tv in sede di Corte d'Appello è tenuta in considerazione.
Già, perchè nelle motivazione di entrambe le sentenze, pubblicate giovedì scorso, è emerso limpidamente come in secondo grado venga visionatoanche il materiale video presentato.
Ciò è stato fondamentale nel caso di Puddu. Si legge: "Dall’esame del video prodotto si evince l’assenza di un “fare minaccioso” limitandosi, il giocatore oggi squalificato, ad alzarsi da terra e, con fare pacato, a chiedere spiegazioni al ddg, mettendogli per un istante una mano sulla spalla per ritrarla immediatamente dopo. "
Nel taglio della squalifica di Halaj, invece, la prova video non è stata ritenuta idonea nel caso specifico, ma comunque il filmato è stato visionato:
"Questa Corte deve, da subito, chiarire che il video prodotto dalla reclamante non è utilizzabile in quanto dallo stesso non si percepisce l’audio e, quindi, è impossibile capire se effettivamente il sig. HALAJ abbia rivolto o meno al ddg l’espressione oggetto del presente reclamo".
In sintesi la prova video è diventata realtà anche nei dilettanti liguri ed è plausibile che ogni società, a questo punto, presto possa avere la propria telecamera in tribuna, soprattutto in un momento in cui alcune valutazioni del Giudice Sportivo e della Corte d'Appello paiono discostarsi in maniera nitida.