Un solo gol in 24 minuti. Con un'ottima difesa, guidata dalla giovane certezza Aguirre, la Spagna batte l'Italia per 7-4 (parziali 2-1, 2-0, 1-0, 2-3) nella prima semifinale dei campionati europei di pallanuoto, in svolgimento a Zagabria. Così sfuma anche il pass olimpico in palio insieme al titolo continentale, che ora bisognerà conquistare tra gli ultimi quattro in palio ai campionati mondiali di Doha. Il Settebello paga l'inefficacia al tiro (4/29 e 3/13 in superiorità numerica) che non esalta la buona azione difensiva e la determinazione mai mancata, neanche sotto 5-1 a 7 minuti dalla fine. Si torna in vasca martedì 16 gennaio alle 16.30 per la finale del terzo posto per una medaglia che manca da dieci anni (bronzo a Budapest 2014). Gli azzurri ritrovano l'Ungheria campione del mondo, già qualificata ai Giochi, con cui hanno perso 10-5 nel girone preliminare. Nell'altra semifinale la Croazia campione d'Europa si è imposta sui magiari 11-8 spinta dai circa 2000 spettatori della piscina Mladost.
Spagna-Italia 7-4 tabellino
Spagna: Aguirre Rubio, Munarriz Egana 1, Granados Ortega 2 (1 rig.), Sanahuja Carne, De Toro Dominguez, Larumbe Gonfaus, Biel Lara, Cabanas Pegado, Tahull Compte, Perrone Rocha 2, Mallarach Guell 1, Bustos Sanchez 1, Lorrio Bejar. All. Martin Lozano.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio, Condemi 2, Marziali, Fondelli, Velotto 1, Renzuto Iodice, Echenique, Presciutti, Bruni, Di Somma 1 (rig.), Dolce, Nicosia. All. Campagna.
Arbitri: Margeta (Slo) e Stavridis (Gre).
Note: parziali 2-1, 2-0, 1-0, 2-3. Uscito per limite di falli Bustos Sanchez (S) dopo 3'06" del quarto tempo. Superiorità numeriche: Spagna 3/12 + 2 rigori e Italia 3/13 + un rigore. Del Lungo (I) para un rigore a Munarriz Egana dopo 7'41" del secondo tempo. In porta Aguirre Rubio (S) e Del Lungo (I). In tribuna Cannella e Damonte (I), Barroso Macarro e Gomila Faiges (S). Spettatori 800 circa.
Le dichiarazioni del commissario tecnico Alessandro Campagna: "Abbiamo disputato un'ottima prestazione difensiva; invece in avanti abbiamo prodotto tanto, ma con una qualità del tiro inefficace. Un gol in tre tempi si spiega con la cattiva percentuale al tiro. La loro difesa non mi sembrava irresistibile perché alla conclusione ci siamo andati, anche dai 4/5 metri. Nel corso del torneo abbiamo giocato bellissime partite e un paio al di sotto dei nostri standard, soprattutto al tiro. La poca costanza di alto rendimento si può spiegare anche per l'anomalo posizionamento dell'europeo; comunque sarà importante vincere la medaglia di bronzo. Il podio ci manca da dieci anni. In finale sarà un'altra battaglia. Sapevamo che sarebbe stato difficile conquistare il pass olimpico a Zagabria; ci proveremo ai mondiali di Doha che affronteremo con ulteriore stress positivo per crescere e migliorare ad ogni occasione".