Sull'effettiva eredità sportiva del Città di Savona rispetto al defunto Savona Fbc (marchio e logo sono nelle mani dell'avvocato Massimo Cittadino, come da lui dichiarato, nonostante la mancata iscrizione della società al campionato di Prima Categoria), si sta discutendo da diverse settimane all'interno della tifoseria degli Striscioni.
Chi ha voluto prendere posizione è Furio Ghiso del Savona Club Valbormida. Anche all'interno dello stesso club non mancano appunti e opinioni diverse, ma riavere una maglia biancoblu sul terreno del Bacigalupo rappresenta per Ghiso un primo punto di partenza.
“Faccio parte del Savona Club Valbormida dal 1987 e dopo un periodo di appannamento anche noi abbiamo deciso di ripartire. Abbiamo superato i 20 iscritti e buona parte di noi ha voluto sottoscrivere la tessera dando fiducia a Nadia De Marchi, Massimo Piperissa e altre figure a noi ben note.
Il 25 agosto sarà eletto il nuovo consiglio direttivo del nostro club e valuterà quali iniziative porre a favore dalla società come si è fatto ai tempi di Grenno, Piro, Pesce o Dellepiane”.
L'invito di Ghiso è alla concretezza.
“Volendo essere precisi la matricola societaria è venuta meno già dopo il fallimento dell'annata iniziata con Patrassi alla presidenza, fissarsi sul marchio o sul logo in questo momento credo sia secondario, seppur ognuno coltivi giustamente la propria opinione.
Il nostro statuto prevede il sostegno a una maglia biancoblu a strisce larghe e quella l'abbiamo.
Il tifo per il Savona ci ha spinto a Venezia, Bolzano e Cremona, ma la passione non è venuta meno nemmeno al "Santuario" e continueremo con il medesimo spirito anche nella prossima stagione. Ora, con l'azzeramento del monte debitorio c'è la possibilità di ripartire con il piede giusto. Le realtà provinciali purtroppo sono più esposte ai grandi club a esiti potenzialmente infausti, guardo ad esempio a cosa accaduto recentemente al Casale o ad esempio al Varese”.
La volontà di vedere il bicchiere mezzo pieno è intatta anche per il prossimo campionato.
"Con Cittadino alla presidenza abbiamo rischiato di sprofondare in Seconda Categoria, ora ci riproporremo nel girone con le genovesi. Fortunatamente - sorride Ghiso - abbiamo già memorizzato le migliori trattorie del ponente genovese. Serve fiducia in questo nuovo corso, un primo passo era infatti fondamentale compierlo per coltivare ancora la speranza di vedere calcio di buon livello a Savona”.