Se il giapponese la parola "dojo" significa "luogo della via" o "luogo di apprendimento", il percorso portato avanti dal 1984 da Marco Rescigno e dalla sua "scuola" di karate non può che esserne la più vivida rappresentazione.
Anche nel suo trentanovesimo di vita, il dojo finalese ha infatti concluso con grande successo l'anno di attività nel suggestivo saggio svoltosi nel cortile della palestra dell'ex colonia Rivetti a Finalborgo, dove una cinquantina di giovani e giovanissimi atleti si sono esibiti mostrando al pubblico l'esperienza maturata nei mesi scorsi.
Durante la serata, gli allievi hanno presentato cinque kata distinti: Heian Shodan, Heian Nidan, Heian Sandan, Heian Yondan e Heian Godan, quest'ultimo momento culminante delle esibizioni tutte eseguite con un'energia, una precisione e una coordinazione testimonianza del duro lavoro e della dedizione profusa nel percorso di allenamento annuale.
Al termine delle esibizioni alcuni allievi sono stati promossi a nuovi livelli di cinture, riconoscendo i loro sforzi e progressi nel corso dell'anno. Tra le promozioni più significative, c'è stata quella della signora Silvana, che a 80 anni ha ricevuto la prestigiosa cintura nera senza mai mancare ad un allenamento.
Un orgoglio per tutto il dojo, uno dei più numerosi della Liguria, che conta circa una settantina di elementi di ogni età, in particolare giovanissimi e con problematiche riconoscoiute, che però all'interno della palestra trovano un'attività che contribuisce in maniera importante alla crescita personale. Il dojo di Finale da anni svolge infatti un ruolo significativo non solo nella diffusione e nell'insegnamento del karate e nei valori che questa nobile arte marziale racchiude in sé.