Il Plodio ha compiuto una vera e propria impresa domenica pomeriggio, quando dopo lo 0-0 ottenuto contro la Virtus Sanremo ha sancito la permanenza storica nel campionato di Prima Categoria per la compagine savonese.
Dopo la soddisfazione seppur con qualche rammarico del Direttore Generale Fabio Abate al triplice fischio finale contro i matuziani, sono arrivate le parole del portiere Gabriele Siri:
"Siamo felici per come è andata a finire - ci dichiara l'estremo difensore dei savonesi - volevamo questa salvezza per la società, che tanto la sperava, ma soprattutto per noi stessi che abbiamo vissuto insieme tutti questi mesi. Potevamo salvarci prima? Sicuramente si, le qualità non mancavano ma purtroppo le assenze nei momenti sbagliati e forse un po' di entusiasmo perso ci hanno tagliato le gambe".
Sul futuro l'ex portiere dello Speranza è chiaro: "Le dichiarazioni del DS fanno intendere che si cambierà in estate - evidenza Siri - vedremo se sarò tra i confermati o no. A Plodio sono stato accolto bene e ho sempre cercato di dare il massimo e non mi dispiacerebbe neanche proseguire la mia avventura, ma non nascondo che a livello logistico tornare a giocare in riviera è per me decisamente più comodo. Ad ogni modo siamo ad inizio aprile, modo e tempo di parlare ne avrò sicuramente, ora non vedo l’ora di tornare con la macchina fotografica in mano a fare l’altra parte del calcio che tanto mi piace".
Siri ha delle dediche speciali per questa grande impresa: "Un traguardo da condividere con tanti, come già detto sui social le dediche vanno alla società e alla dirigenza, che seppur essendo una piccolissima realtà cerca di non farci mai mancare nulla; al nostro compagno Giacomo Rossi, venuto a mancare nel corso della stagione, ai mister che ci hanno guidato quest’anno, Roso e Briatore, non vuole essere un momento ruffiano, ma è un dato di fatto, perchè se oggi possiamo esultare il merito è anche il loro; alla mia fidanzata Cecilia, perché mi sopporta quando sono nervoso e ci regala sempre tante belle foto, bisogna riconoscerle che ha tanta pazienza con me (ride ndr); infine ai miei, perché alla fine seppur non venendo sempre al campo mi seguono sempre e senza mia mamma pronta a lavarmi i vestiti da allenamento, sarebbe stata dura chiudere la stagione".