È morto Luigi Minti, presidente della ASD Atletico Argentina di Taggia. Aveva 74 anni. A darne notizia la società sportiva che ha espresso cordoglio per il grave lutto che interessa la compagine e il mondo sportivo locale in generale.
Minti lascia la moglie Maria Grazia Balestra, compagna di una vita. Era nato a Sanremo il 15 ottobre 1948. Appassionato fin da bambino di pesca e calcio, aveva iniziato a giocare nella Sanremese e successivamente vestito le maglie di Taggese, Ac Sanremo e Sanremo '80, società da lui stesso fondata e della quale era stato presidente e giocatore portandola in Promozione (all'epoca con trasferte fuori regione) e ad essere, per un periodo, la prima squadra di Sanremo. Aveva poi fondato la Cerianese, paese del padre al quale era molto affezionato, e altre società come l'Atletico Argentina. In gioventù aveva praticato con successo il tennis, il motocross e la regolarità.
'Smisi - ha raccontato - quando in una gara mi vidi superare da un ragazzino. Non sapevo, però che lui, Muraglia, sarebbe diventato campione del mondo'. Memorabile, poi, una partita di semifinale giocata a un torneo di tennis a Mentone, con tale Barbagelata, che si protrasse per quattro ore e mezza e venne immortalata sulle colonne di Nice Matin. Minti è stato anche presidente del Tennis Bridge Sanremo quando contava quattrocento soci.
Aveva studiato marketing a Lione e per un certo periodo ha vissuto e lavorato a Parigi. Ha conosciuto molti grandi protagonisti della società italiana. Amico di Pininfarina, anche Gianni Agnelli. Minti ha occupato un posto di rilievo nell'industria agroalimentare. È stato (ed era tuttora) titolare di industrie producenti soprattutto prodotti della pesca che esportava in tutto il mondo. La sua è stata una vita straordinaria che lo ha visto impegnato nella sua attività a lungo a Cuba e, tanto per cambiare, anche là presidente di una squadra di calcio. Carica che ha mantenuto fino ad ora. E, a Cuba, era molto introdotto fino ai massimi vertici della politica locale. Moltissimi gli amici sanremesi che lo hanno raggiunto e sono stati da lui ospitati nell'isola caraibica.
Altra sua esperienza poco conosciuta, nel mondo della documentaristica producendo filmati per Rete 4 e altre. Documentari sulla pesca che lo hanno visto in diverse parti del mondo. 'Una bellissima esperienza - confidava agli amici più stretti - che ho protratto per due anni. Non ho potuto però proseguire perché avrei dovuto lasciare il mio lavoro'. Gino, come lo chiamavano gli amici, era uomo molto generoso con il prossimo e si presentava come un signore distinto e gentile. Nello stesso tempo anche dal carattere fermo e deciso. Per Sanremo e provincia una grave perdita. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.