Per raccontare in maniera compiuta Savona - Multedo non è sufficiente concentrarsi suolo sui 90 minuti dell'incontro disputato sabato scorso al Santuario.
Le dichiarazioni davanti a taccuini e telecamere, oltre alle canoniche chiacchiere a microfoni spenti, hanno infatti tracciato un quadro di profonda preoccupazione da parte della squadra per quanto concerne gli sviluppi societari.
Esaustivo mister Frumento, portato in trionfo dopo il pareggio contro i genovesi sotto il settore occupato dagli ultras biancoblu, nel post gara: "Non ho più parole per tutto", a cui ieri sera si è aggiunto capitan Quintavalle sul proprio profilo facebook: "Terra chiama Roma, se a Roma c'è ancora qualcuno risponda".
Un silenzio radio che dopo il passaggio di consegne al vertice sembrano essersi fatto più denso, a rompere anche i tradizionali comunicati stampa che, quasi quotidianamente, l'ex presidente Cannella era pronto a promulgare.
Da bordocampo, si è percepito un nervosismo montante all'interno delle fila biancoblu, abbinato a una condizione atletica ben sotto i limiti della sufficienza: una conseguenza naturale delle difficoltà di allenamento.
La tensione è alimentata anche dalla consapevolezza di un campionato apertamente contendibile. I biancoblu sono infatti ancora imbattuti (seppur domenica il punto sia stato tirato davvero per i capelli) e con una minima implementazione della rosa potrebbero competere serenamente almeno per i playoff, se non per il primato.
Dentro lo spogliatoio si attende un segnale forte, indipendentemente dal contenuto, ma che almeno trasmetta chiarezza e trasparenza.