"Ci sono dei valori che sono importanti: noi possiamo metterci il cuore, l'anima e tutto quello che vogliamo, però di fronte ad una squadra come questa mi sembra che fosse per noi un'impresa fare risultato". Rino Lavezzini, allenatore dell'Albissola, nel corso della conferenza post partita di ieri sera ha voluto in primis sottolineare la forza della Virtus Entella. Al termine del derby ligure di Serie C terminato 4-0 in favore dei chiavaresi, il tecnico dei ceramisti si è rivolto così ai giornalisti presenti in sala stampa:
"I valori in campo sono completamente diversi - ha evidenziato il mister di Fidenza - abbiamo trovato una squadra che non ci ha mai permesso niente: anche se abbiamo sbagliato qualcosa per fare gol, la partita non l'abbiamo mai presa in mano. Loro hanno una squadra che secondo me è la più forte del campionato, ma in assoluto e non solo come undici in campo. Hanno tutto ciò che ci vuole per essere la squadra più forte".
"Qualcosa da recriminare noi ce l'abbiamo per l'assenza di un giocatore come Cais, che davanti tiene qualche palla - ha poi confidato Lavezzini - al momento davanti siamo un po' inconsistenti, ma non è che possiamo cambiare i giocatori che abbiamo: fino ad un certo punto possiamo giocarcela, poi davanti non abbiamo un ariete e quindi il gioco diventa come un flipper con il pallone che va su e torna indietro subito, con il centrocampo e la difesa sempre sotto pressione. Se Silenzi può rappresentare il giocatore con il tipo di caratteristiche indicate? Stiamo parlando di un ragazzo giovane che non so quanti gol possa aver fatto nella sua carriera, io davanti voglio un giocatore che appoggi la palla per far andare dentro i centrocampisti. Silenzi è entrato a mezz'ora dalla fine e con tutto l'impegno che ci può aver messo, di fronte a difese di questo genere non penso che possa risolvere i nostri problemi".
"Non è sicuramente questa la partita dove l'Albissola può pensare di salvarsi - ha inoltre affermato l'esperto trainer biancoceleste - ci sono partite che saranno alla nostra portata e quelle ce le giocheremo. Avevamo di fronte una squadra che, oltretutto, stasera stava benissimo. Possibilità ne avevamo poche, poi siamo rimasti in dieci e li è finito completamente tutto".
In conclusione, il motivo dell'esclusione di Calcagno dalla formazione titolare: "In settimana ha avuto problemi in famiglia, era un po' scombussolato e non volevamo caricarlo di responsabilità. È un 2000, ha giocato tutto il campionato e magari un po' di recupero poteva anche starci".