La Corte Sportiva d'Appello ha ricalibrato le sanzioni inflitte a Fabio Gibilaro e Andrea di Mari, esterno e attaccante della Baia Alassio.
Gli esponenti della Corte hanno infatti rivisto i provvedimenti, proporzionandoli ai fatti commessi durante la partita contro il Borghetto.
Gibilaro ha visto ridotta la squalifica a due giornate, mentre Di Mari a tre.
Gibilaro potrà essere quindi convocato per la partita di domenica prossima tra Oneglia e Baia Alassio, mentre il centravanti giallonero tornerò a disposizione di mister Sardo il prossimo 13 aprile per il match interno contro l'Imperiese.
Ecco il dispositivo della Corte d'Appello:
Le condotte, sì come descritte nel referto di gara, vanno derubricate, per il combinato disposto degli articoli 36 e 39 del codice di Giustizia Sportiva, in condotta gravemente antisportiva per quanto concerne il Signor Gibilaro ed in condotta antisportiva nei confronti di un tesserato nonché in condotta irriguardosa nei confronti del Direttore di Gara, per quanto concerne il Signor Di Mari. In relazione alla posizione di quest’ultimo, va precisato che il calcio rivolto all’avversario non può essere qualificato come condotta violenta, poiché lo stesso si è comunque inserito in un contesto agonistico e non era finalizzato a provocare lesioni, tant’è vero che il calciatore attinto non solo non ha riportato conseguenze lesive, ma non ha manifestato neppure sintomatologia dolorosa. Dovendosi, dunque, qualificare tale condotta come antisportiva, la sanzione da applicarsi è quella di una gara di squalifica. 78/40 A detta sanzione, poi, vanno aggiunte due ulteriori gare in ragione delle espressioni rivolte dal Di Mari al direttore di gara; locuzioni, quelle in commento, che non possono considerarsi ingiuriose bensì, come già fatto dal Primo Giudice, come irriguardose e dunque meritevoli di una squalifica più contenuta rispetto a quella in concreto inflitta. La sanzione a carico del Signor Andrea Di Mari, pertanto, può essere quantificata in complessive tre gare di squalifica. Per quanto riguarda il Signor Fabio Gibilaro, si ritiene congrua la sanzione di due gare di squalifica, dovendosi – come si è detto – qualificare come gravemente antisportiva, e non come violenta, la condotta da questi tenuta, essendo la stessa risultata priva di connotazioni tali da poter inferire un qualsivoglia intento lesivo nei confronti dell’avversario.