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Calcio | 25 marzo 2025, 12:29

Da divieto a manifesto di calcio, il celebre cartello di Finale sui passaggi rasoterra diventa la cura per l'italico pallone grazie all'ironia social

E' stata la pagina satirica "La Ragione di Stato" a riportare alla luce il cartello (ora rimosso) dopo la sfida della Nazionale alla Germania

Da divieto a manifesto di calcio, il celebre cartello di Finale sui passaggi rasoterra diventa la cura per l'italico pallone grazie all'ironia social

Era ormai finito nel dimenticatoio, rimosso anche fisicamente dalla sua posizione originale e, chissà, riposto in qualche magazzino del Comune. Ma la memoria della rete è quella degli elefanti, non dimentica, e la sua ironia sa essere precisa e puntuale.

Ecco così che il celebre cartello affisso ormai quasi dieci anni or sono in Piazza Vittorio Emanuele a Finale Ligure con divieto di lanci lunghi col pallone ai piedi è tornato in auge dopo le recenti prestazioni a larghi tratti rivedibili della Nazionale Italiana di mister Spalletti, presa letteralmente "a pallonate" per un tempo intero da una Germania in una versione evoluta e più inebriante nei ritmi del "tiki taka" e poi capace di rialzarsi nella seconda frazione. Come? Giocando più avanti e palla a terra.

Qui entra in gioco la simpatica sferzata social, ed è quella di una delle più seguite pagine del momento, ossia "La Ragione di Stato", i cui post sempre sottili e arguti stavolta sono tornati in Riviera, e sulla scelta dell'allora Amministrazione Frascherelli, imbeccati dalla rete del 2-3 messa a segno da Kean su assist di Raspadori. 

Perché a volte (e i diretti interessati ci perdoneranno l'ironia) basta il tempo per rivalutare una decisione e passare da divieto a cura per l'italico pallone.

Mattia Pastorino

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