Un pezzo di storia del calcio di Pietra Ligure è finito all’asta tra i tanti cimeli appartenuti a Sven-Göran Eriksson, il celebre allenatore svedese scomparso nell’agosto scorso all’età di 76 anni a causa di un tumore al pancreas. La decisione di mettere in vendita gli oggetti legati alla sua carriera è stata presa dai figli Lina e Johan per coprire i pesanti debiti fiscali – circa dieci milioni di euro – accumulati a causa di una cattiva gestione finanziaria da parte di un ex consulente del tecnico.
L’asta è ufficialmente aperta fino al 26 marzo sul sito specializzato bna.nu e tra gli oggetti messi a disposizione figurano trofei, medaglie, fotografie, video, abiti e persino una villa di famiglia situata nel Värmland, in Svezia. Ma a colpire gli appassionati di calcio liguri è la presenza, tra i cimeli all’asta, di tre gagliardetti legati a Pietra Ligure: uno appartiene alla società sportiva Soccorso, uno al San Nicolò – due storiche realtà del calcio giovanile pietrese, oggi unite nell’A.S.D. Pietra Ligure 1956 – mentre il terzo rappresenta proprio il Comune di Pietra Ligure.
Questi oggetti risalgono alla stagione 1995-96, quando Eriksson era allenatore della Sampdoria e le società pietresi furono ospiti del club blucerchiato nel centro sportivo di Bogliasco. In quell’occasione, con ogni probabilità, furono consegnati i gagliardetti che oggi sono riaffiorati tra i cimeli sportivi dell’allenatore svedese.
Un dettaglio che testimonia il forte legame tra Eriksson e il calcio italiano, che lo vide protagonista sulle panchine di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio prima dell’avventura sulla panchina della nazionale inglese. Oggi, quei ricordi finiscono sul mercato, aggiungendo un tocco di nostalgia a una vicenda che mescola passione sportiva e difficoltà personali.