La situazione dello stadio Ezio Sclavi di Taggia è giunta a un punto critico. Il 18 febbraio scorso sono scaduti i termini per la presentazione della documentazione necessaria da parte della Sanremese e della Taggese (inizialmente la dead line era stata fissata per giovedì 6 febbraio, ndr), ma ad oggi, martedì 20 febbraio, agli uffici comunali non è pervenuto nulla. Una mancata risposta che ha spinto il sindaco Mario Conio a un ultimatum chiaro: se entro le prossime ore non arriverà alcuna comunicazione, il Comune prenderà iniziative in autonomia.
"Il 18 i termini sono scaduti – ha dichiarato Conio – e non si può più attendere. La palla sta passando nel campo dell’amministrazione: se non arriverà nulla, il Comune avvierà le procedure necessarie. Non possiamo restare fermi di fronte a questa situazione". Il primo cittadino ha ribadito che, in caso di mancata consegna della documentazione richiesta, l’amministrazione procederà con tutti gli atti formali per sbloccare lo stallo, sottolineando che "la misura è colma".
Il sindaco ha inoltre usato una metafora calcistica per descrivere la fase avanzata della questione: "I termini sono superati, la partita si sta avviando verso la fine. Siamo oltre la zona Cesarini e, se nulla arriverà nelle prossime ore, il Comune prenderà le proprie decisioni". L’attesa è quindi agli sgoccioli e l’amministrazione si prepara a muoversi con provvedimenti concreti per risolvere la vicenda, che rischia di compromettere il futuro dello stadio.