"Una prestazione sottotono, non c'eravamo completamente con la testa e con la forza". Alberto Angelini, allenatore della Rari Nantes Savona, ha analizzato così la garadi sabato scorso vinta dai suoi 10-7 contro l'Ortigia.
"Venivamo da tre partite con due trasferte molto forti, Oradea e Palermo, inframezzate dalla gara in casa con Quinto - ha spiegato Angelini - c'era un po' di stanchezza in una partita che poi, a parte all'inizio con le parate di un monumentale Tempesti, abbiamo aperto ma non abbiamo avuto né il cinismo né la qualità per rendere ancora più ampio il divario".
Il tecnico savonese ha sottolineato come la stanchezza abbia influito anche sulla qualità delle scelte in acqua: "Ho visto qualche soluzione un po' troppo individuale quando c'era da muovere di più la palla, ma ripeto ci può stare dopo queste due settimane abbastanza dure". La chiave, secondo Angelini, sarà riuscire a gestire meglio gli sforzi nei prossimi impegni, imparando a giocare con lucidità anche quando la condizione fisica non è al massimo: "Dobbiamo essere sempre felici di giocare anche quando si è stanchi e cercare di ottimizzare le energie".
Il Savona è atteso sabato prossimo dalla trasferta di Firenze, seguita dall'importante sfida di Champions League in casa contro i campioni d'Europa del Ferencvaros. Angelini, però, non ha nascosto un certo disappunto per il collegiale della Nazionale, iniziato ieri al Centro Federale di Ostia e che durerà fino al 19 febbraio. "Andranno in quattro e si stancheranno parecchio - ha dichiarato riferendosi ai suoi giocatori Lorenzo Bruni, Luca Damonte, Mario Guidi, Gianmarco Nicosia e Andrea Patchaliev - qui faremo un po' di lavoro in vista sia di Firenze ma anche del Ferencvaros e quindi di rigenerazione aerobica che ci vuole molto".