E' un doppio piano di lettura quello che coinvolge Andrea Tomatis guardando i colori dell'Albenga.
Da una parte c'è il rammarico sportivo dell'ex presidente, pronto a trascinare fino all'Eccellenza il club ingauno, dall'altro c'è l'aspetto imprenditoriale come socio di Macron Store.
Due punti toccati in una nota social, pochi minuti fa, da parte dell'imprenditore albenganese:
"Con grande dispiacere desidero esprimere tutta la mia amarezza per il fallimento dell’US Albenga. È davvero doloroso vedere andare in fumo il lavoro e i sacrifici di tante persone che, nel tempo, hanno dedicato energia e passione alla società.
Fino a oggi ho evitato di rendere pubblici dettagli sul debito lasciato (185.000,00€ lordi di materiale sportivo) dai cosiddetti “proprietari” e di intraprendere azioni legali, proprio per non infierire ulteriormente su un club che aveva già le sue difficoltà. Non volevo che un mio intervento legale fosse additato come la possibile causa del fallimento.
Purtroppo, ora che il fallimento è realtà, non posso più tacere: personaggi di questo genere hanno distrutto un patrimonio sportivo e umano, e non meritano di passarla liscia. Per questo, da lunedì, darò mandato ai miei legali di avviare ogni iniziativa necessaria per far emergere le responsabilità e ottenere quanto mi è dovuto. Ovviamente non mi fermerò finché non avrò fatto tutto il possibile, anche se dovessi impiegare anni per arrivare a una conclusione.
Ci tengo a ribadire che questa non è una mera vendetta, ma un atto dovuto nei confronti di chi ha creduto nell’US Albenga e vi si è dedicato con passione e onestà. Questa triste vicenda deve servire da esempio affinché, in futuro, nessuno possa più calpestare i sacrifici di una società e dei suoi tifosi".