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Sport acquatici | 13 febbraio 2025, 11:15

Il grido di allarme del nuoto ligure: "Prezzi dell'energia e del gas in forte aumento, tenuta del sistema a rischio"

Il grido di allarme del nuoto ligure: "Prezzi dell'energia e del gas in forte aumento, tenuta del sistema a rischio"

Il prezzo del gas in crescita a cui viene agganciato anche il costo al kilowatt ora dell'energia elettrica, ha riportato un clima di tensione all'interno delle società sportive natatorie liguri.

Non a caso è stata pubblicata una lettera aperta da parte di diversi organi competenti, tra cui i gestori degli impianti e lo stesso Comitato Regionale Liguria.

"Con riferimento ai dati emersi in questi giorni rispetto agli aumenti del prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica (+44,2% su base annua) e del gas (+80,0% rispetto a febbraio 2024), i sottoscrittori del presente comunicato intendono richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica rispetto agli scenari che si ripercuoteranno sugli utenti e mettono a rischio la sopravvivenza degli impianti sportivi - in prevalenza pubblici.

I gestori di impianti sportivi, in particolare quelli natatori, sono quasi sempre concessionari di strutture pubbliche che, come in molti ambiti dello sport italiano, sono nella maggior parte impianti datati e quindi certamente poco performanti da un punto di vista energetico. La contingenza del “caro bollette” ha solamente acuito una situazione nota da tempo, ma è evidente che le società di gestione (anche in ragione delle caratteristiche delle convenzioni: tariffe imposte, costi alti, patrimoni sociali scarsi) non hanno avuto la possibilità di fare investimenti in tal senso.

Come dimostrato dal “1° Rapporto Nazionale sui Consumi Energetici degli Impianti Natatori” di CONGEPI — Confederazione Nazionale Gestori Piscine (CONSUMI IDRICI ED ENERGETICI IN PISCINA - CoNGePi) i dati parlano chiaro: vi è un elevato consumo di natura energetica che potrebbe essere sensibilmente ridotto con interventi massivi di efficientamento. Una progettualità di questo tipo avrebbe un triplo effetto positivo: ambientale (con la riduzione delle emissioni), economico (con la riduzione dei costi correlata a quella dei consumi), patrimoniale (con il miglioramento dei fabbricati e degli impianti, per la maggior parte pubblici, in questione).

Mai come oggi, quindi, sarebbe importante un intervento massiccio ma mai come oggi risulterà impossibile realizzarlo senza risorse e/o garanzie pubbliche.

Riconoscendo l’attenzione sempre ricevuta rispetto ai temi della sostenibilità e del relativo impatto sociale, i gestori degli impianti sportivi e le Istituzioni sportive coinvolte propongono quindi alle amministrazioni pubbliche, regionali e locali, di adottare urgentemente i seguenti interventi:

  1. Un contributo a fondo perduto per gli impianti sportivi, ed in particolare i natatori per poter fronteggiare gli attuali aumenti dei costi energetici.
  2. Gli impianti natatori abbiano una corsia preferenziale in termini di efficientamento energetico in quanto il loro consumo è indiscutibilmente più elevato e sensibile all’andamento del mercato delle materie prime e possano essere definiti energivori in ambito dell’impiantistica sportiva.
  3. Tutte le norme che prevedono incentivi/bonus, compreso il meccanismo del conto termico, siano estese alle società che gestiscono impianti sportivi energivori come gli impianti natatori.
  4. Siano erogati contributi a fondo perduto per progetti di efficientamento energetico e che tali contributi diano una copertura almeno del 80/90% dell’ammontare complessivo dell’investimento.
  5. Sia messo in campo un fondo regionale di garanzia (tramite MCC, SACE, Sport e Salute,...) a cui possano accedere le società che vogliono ricorrere al credito bancario per fare interventi di efficientamento e/o revamping complessivo dei loro impianti. Senza una misura di questo tipo l’accesso ai finanziamenti bancari di tali società è pressoché inibito e di conseguenza non sarà possibile intervenire.

Senza un’azione immediata infatti, si corre il rischio di una crisi irreversibile che colpirebbe non solo gli operatori del settore, ma l’intera comunità".

I sottoscrittori

INSIEME SI VINCE – Comitato Piscine Liguria, Andrea Biondi
CONSORZIO OBIETTIVO SPORT E SALUTE 4.0, Luca Baldini
MY SPORT SSDRL, Massimo Fondelli
FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO Liguria, Alessandro Martini
CENTRO SPORTIVO ITALIANO Liguria, Luca Verardo

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