Si ferma sul campo del "Riva" di Albenga la rincorsa del Ceriale tra i piani alti della classifica. Una sconfitta per 2-0 che, nell'analisi sempre molto pacata e lucida del tecnico Marco Mambrin, ha molto il sapore della lezione da imparare.
Fondamentale per il mister dei biancoblu la svolta data alla gara dalla rete del vantaggio del Pontelungo firmata da Rocca. "La situazione peggiore che poteva verificarsi era passare in svantaggio contro una squadra forte, tosta, organizzata e battagliera come loro. Ci conoscono bene, sanno soffrire, correre insieme, essere organizzati. Il nostro svantaggio è nato da un episodio che loro hanno sfruttato benissimo" ha commentato il tecnico, non senza poi una tirata di orecchie ai suoi. "Dopo essere andati sotto, abbiamo provato un po’ troppo a vincerla individualmente, e questo è un aspetto che devo rimarcare ai ragazzi: bisogna continuare a giocare, che sia 1-0 o 0-0, senza pensare di ribaltare tutto subito".
"Sapevamo che giocare in casa di una squadra con un ruolino di marcia importante, una rosa di valore, poteva portarci a una sconfitta. E infatti ci può stare - ha aggiunto - Mi rammarico di più per la partita contro l’Arma che per oggi. Purtroppo, però, la nostra squadra è molto giovane e contro squadre esperte e smaliziate possiamo patire qualcosa. La scelta di puntare su una squadra con un’età media di 20 anni comporta inevitabilmente qualche difficoltà. L’esperienza ce l’ho io, ma ormai ho già dato sul campo. I ragazzi, invece, devono costruirsela. Partite come questa, con la classifica che comincia a pesare, hanno un impatto psicologico molto forte. Ed è chiaro che per ragazzi di 18, 19 o 20 anni non è semplice assorbire questa pressione".
Il prossimo fine settimana proporrà un altro "pressure test" al Ceriale, quando al "Merlo" arriverà la capolista Carcarese. Un banco di prova per restare aggrappati alla zona play off: "Siamo ancora lì e non molliamo. Il bello di questo gruppo è che martedì ci ritroveremo sereni - ha commentato ancora il tecnico - Non ci sono dita puntate gli uni contro gli altri, ognuno farà mente locale su ciò che poteva fare meglio. Io stesso ammetto che questa settimana non ero al meglio: ho avuto un po’ di influenza e non sono stato così performante in allenamento".