Umori ai minimi storici, una classifica sempre più deficitaria e l'inizio di stagione scoppiettante che ormai pare solamente un lontano, lontanissimo ricordo. Nonostante si parli di soli quattro mesi or sono praticamente.
E' questo ciò che lascia la seconda sconfitta consecutiva raccolta dal Finale domenica scorsa, dove il terreno del "Borel" è stato ancora campo di conquista per 2-1 da parte del Little Club James, imponendo il silenzio stampa al termine della gara.
Tre punti in altrettanti scontri diretti, peraltro tutti ottenuti in una sola delle sfide, lasciano effettivamente poco spazio alle parole in casa giallorossa, dove gli umori al triplice fischio erano comprensibilmente molto bassi.
"Un buon tacer non fu mai scritto" recita un antico adagio, e questa sembra essere la chiave scelta dalla dirigenza. Nonostante le bocche cucite, però, il segnale che arriva dalle parti di via Brunenghi è chiaro: dopo i due ko dove hanno avuto un importante peso specifico alcune leggerezze specialmente in fase difensiva servono poche parole, la volontà filtrata è quella di mettersi a testa bassa a lavorare per cambiare una rotta pericolosa e che, pur con qualche limite nella rosa specialmente davanti (dove encomiabile è l'impegno dei giovanissimi a disposizione di Scalia), i tasti da toccare siano anche su di un altro livello, anzitutto mentale.