Calcio - 14 gennaio 2025, 16:31

Calcio, Finale ko con la Superba. Scalia non teme strascichi: "Sappiamo che campionato dobbiamo fare"

Sarà un martedì di ripresa degli allenamenti sferzato dal vento, quello stesso vento che in casa Finale si cercherà di sfruttare metaforicamente per spazzare via le quattro reti subite domenica dalla Superba.
Una sconfitta che suona come un campanello a ricordare come sia vietato, in questa stagione, abbassare la guardia. E lo sa bene il tecnico Lorenzo Scalia.

"Abbiamo approcciato la gara non forse al meglio come fatto nella scorsa mollando un po' la presa rispetto alla partita col Cella, e di questo me ne assumo anch'io senza dubbio la colpa - spiega il trainer giallorosso - però d'altra parte c'è da commentare una partita strana decisa soprattutto nel secondo tempo con qualche piccolo infortunio. Risultato pesante? Subendo uno o quattro gol poco cambia, una sconfitta è sempre una sconfitta, questa è stata particolare per com'è maturata. I primi due gol loro, ravvicinati uno all'altro e anche in qualche modo rocamboleschi, hanno senz'altro indirizzato la gara in loro favore. Poi gli ultimi due sono arrivati nel finale, dove noi eravamo un po' sbilanciati per provare a rimetterla in piedi. Però questo dice anche che i ragazzi non si sono mai lasciati abbattere, lo spirito di lotta c'è stato da parte di tutti, ognuno con le sue peculiarità".

Ora la testa è al terzo appuntamento di questo mini ciclo di scontri diretti contro il Little Club: "Oggi ci ritroviamo a parlare di una classifica praticamente come due settimane fa, con tre punti fatti e tre persi. Domenica sarà senz'altro una partita importante, dove potremmo tirare qualche somma di queste ultime uscite. Abbiamo tutta una settimana per lavorare, sappiamo che tipo di campionato dobbiamo portare avanti e di dover lottare fino alla fine".

A disposizione ci saranno, per la prima in casa, Dagnino e Genta: "Sono due innesti importanti in qualità e soprattutto in personalità - sottolinea Scalia - li conosco bene e so cosa possono darci, ma bisogna tenere conto che Diego, per vicende di tesseramento, è un mese che non gioca mentre Gianmaria è addirittura fermo da un anno: vanno aspettati".