Non si è fatta attendere la presa di posizione del primo cittadino di Albenga, Riccardo Tomatis, dopo la riduzione della capienza del Riva non rispettata da parte della società bianconera.
L'amministrazione aveva contingentato il numero degli accessi al massimo a 99 persone, a causa del mancato rispetto del Piano Sicurezza, ma i sostenitori ingauni e varesiti accorsi nell'impianto di Viale Olimpia era più del doppio:
"Il Comune in questi anni - ha dichiarato il sindaco Tomatis - già da quando ricoprivo il ruolo di vicesindaco e poi da sindaco quando ho continuato a mantenere la delega allo sport, ha investito molto negli impianti sportivi e nello stadio Riva dove da tempo non venivano realizzati interventi.
Abbiamo iniziato con il posizionamento del manto in erba sintetica e la realizzazione di un campetto per l’allenamento adiacente allo stesso.
Abbiamo effettuato interventi di manutenzione delle tribune e recentemente abbiamo eseguito le opere strutturali (realizzazione di due scale di sicurezza e rinforzi strutturali) e di impiantistica (adeguamento dell’impianto elettrico, messa a norma dei quadri elettrici, istallazione di un gruppo elettrogeno) necessarie al rilascio del certificato prevenzione incendi.
Le squadre di calcio devono ora dotarsi di un Piano della sicurezza, o meglio, dato che glielo abbiamo fornito noi come Comune, dovrebbero dotarsi del personale richiesto dal piano stesso cosa che l’Albenga Calcio non ha ancora fatto.
Abbiamo convocato per tre volte un incontro con loro che, tuttavia, non si sono mai presentati.
In questi anni la nostra Amministrazione ha sempre portato avanti un dialogo con tutte le associazioni sportive del territorio cercando di andare incontro alle esigenze di tutti.
Non solo, infatti, nelle more della realizzazione degli interventi di adeguamento dello Stadio, ho sempre firmato ordinanza per permettere ai tifosi di continuare a seguire le squadre del cuore.
Oggi che gli interventi da parte del Comune sono stati effettuati non sussistono più i presupposti giuridici per l’emanazione di ordinanza urgente per l’utilizzo dello Stadio ad di sopra delle 100 persone previste dalla normativa vigente.
È l’Albenga Calcio, quindi, che deve dotarsi del personale necessario per poter permettere ai tifosi di continuare a seguire, in sicurezza, la squadra”.