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Motori | 10 gennaio 2025, 10:00

Quotazione petrolio: un anno di stabilità tra incertezze e opportunità

Il 2024 è stato un anno caratterizzato da una sorprendente stabilità nella quotazione del petrolio, con Brent e West Texas Intermediate (WTI) che hanno oscillato intorno ai valori di inizio anno.

Quotazione petrolio: un anno di stabilità tra incertezze e opportunità

Il 2024 è stato un anno caratterizzato da una sorprendente stabilità nella quotazione del petrolio, con Brent e West Texas Intermediate (WTI) che hanno oscillato intorno ai valori di inizio anno. Il WTI, ad esempio, ha aperto il 2024 poco sopra i 70 dollari al barile, chiudendo l’anno leggermente sotto quella soglia. Analogamente, il Brent ha registrato una flessione marginale, passando da 77 a circa 74 dollari al barile.

Questa stabilità è apparsa insolita, considerando il contesto di forte volatilità globale. Tra le ragioni principali spiccano il continuo scetticismo sulla domanda cinese e la sottovalutazione dei rischi legati a interruzioni nell’offerta globale.

Il peso della Cina sulla quotazione del petrolio

La Cina ha giocato un ruolo determinante nel frenare la crescita dei prezzi. L’intero 2024 è stato costellato da report economici che mettevano in evidenza la lenta ripresa dell’economia cinese e la prospettiva di una domanda petrolifera vicina al picco. I giganti petroliferi statali cinesi, come CNPC e Sinopec, hanno rivisto le loro previsioni, anticipando il picco della domanda rispettivamente al 2025 e al 2027.

Secondo Sinopec, la domanda petrolifera cinese raggiungerà un massimo di 16 milioni di barili al giorno nei prossimi anni. Nonostante ciò, la domanda del 2024 ha continuato a crescere, raggiungendo 750 milioni di tonnellate metriche, segno che il percorso verso il picco potrebbe essere meno rapido del previsto. Questo equilibrio instabile ha tenuto sotto controllo del petrolio, impedendo rialzi significativi nonostante la crescente domanda interna e globale.

Nuovi protagonisti del mercato

Oltre alla Cina, altre regioni stanno emergendo come fattori chiave per il mercato petrolifero. L’India, in particolare, si sta posizionando come uno dei principali motori di crescita della domanda globale. Secondo S&P Global Commodity Insights, l’India e il Sud-Est asiatico guideranno la domanda di petrolio nei prossimi anni, superando il ritmo di crescita della Cina.

Anche l’Unione Europea, pur non essendo un mercato dinamico come quelli asiatici, ha mostrato una certa resilienza. Durante il 2024, le importazioni di petrolio nell’UE sono aumentate, compensando in parte il calo delle importazioni di gas naturale. Questo segnale di domanda solida ha contribuito a limitare la volatilità del prezzo del petrolio, rafforzando la percezione di un mercato in equilibrio.

Offerta e strategia dei grandi produttori

Sul lato dell’offerta, OPEC+ ha mantenuto un ruolo centrale, adottando una strategia di controllo rigido della produzione. Sebbene i principali produttori non OPEC, come Stati Uniti, Canada e Brasile, abbiano incrementato la loro produzione, le aspettative di un boom sono state ridimensionate. In particolare, l’industria petrolifera statunitense ha dimostrato un approccio più cauto, nonostante il favore di una politica interna pro-petrolio.

OPEC+ ha chiarito che eventuali aumenti dell’offerta avverranno solo se i prezzi raggiungeranno livelli significativamente più alti. Questo approccio ha impedito che l’eccesso di offerta pesasse troppo sulla quotazione del petrolio, contribuendo a mantenere i prezzi stabili.

Prospettive per il 2025

Guardando al futuro, il 2025 si prospetta un anno cruciale per il mercato petrolifero. L’attenzione rimarrà focalizzata sulla domanda cinese e indiana, ma anche sulle decisioni di OPEC+ e sull’evoluzione delle tensioni geopolitiche, come le sanzioni statunitensi all’Iran.

Un aspetto da monitorare sarà l’impatto dell’adozione globale di veicoli elettrici, che potrebbe ridurre la domanda petrolifera in alcuni mercati. Tuttavia, le previsioni finora si sono rivelate spesso ottimistiche, sottovalutando la resilienza della domanda di combustibili fossili.

In questo scenario, la quotazione petrolio continuerà a essere influenzata da un intreccio complesso di fattori macroeconomici, strategie dei produttori e dinamiche di mercato. L’apparente calma del 2024 potrebbe lasciare spazio a improvvisi cambiamenti, rendendo il monitoraggio costante una priorità per gli operatori del settore.

Richy Garino

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