Calcio - 28 dicembre 2024, 11:00

Calcio, Ceriale. Si chiude un 2024 strepitoso per il ds Villa: "Consapevole della forza della squadra, ma non deve avere pressione"

Con la vittoria contro il San Cipriano, la Prima Squadra conclude il 2024 e si avvia verso l’anno nuovo. La classifica ci sorride e non poco, ma è importante rimanere concentrati per continuare su questo grande entusiasmo.

Il Direttore Sportivo Franco Villa ha risposto a domande su più aspetti per tracciare un bilancio su questa prima parte di stagione in vista del 2025.

Direttore, da cosa partire per questo bilancio di fine 2024?

L’inizio è stato duro. Siamo ripartiti da zero, c’era da lavorare sul budget di una società di Promozione prettamente di Settore Giovanile. Bisognava dare un’impronta a questo percorso e, a fronte di ciò, la società mi ha dato la possibilità di poter agire in quest’ottica. Allora ci siamo messi al lavoro nei mesi estivi e abbiamo creato qualcosa che potesse essere la linea della società, non solo per quest’anno ma anche per il futuro. Abbiamo tantissimi iscritti nel Settore Giovanile, avendo tutte le leve. È una soddisfazione che questa società deve continuare ad avere negli anni.

E sulla formazione della rosa della Prima Squadra?

È venuta a formarsi una squadra che ricalca un po’ il percorso che questi ragazzi dovranno fare negli anni. Quest’estate abbiamo scelto accuratamente i ragazzi dopo tanti colloqui con tante possibilità. Io la classifica la lascerei un attimo in secondo piano perché, pur essendo importante, io la voglio vedere nell’ottica dei mesi di questi percorsi. A mio parere dobbiamo vederla nel biennio e quindi sarà dopo quel periodo che bisognerà tirare un po’ le somme.

Secondo posto in classifica, tanto gioco e tanti ragazzi in forte crescita. Si aspettava un primo rendimento del genere?

Conoscendo i ragazzi che fanno parte della rosa, ero consapevole della loro forza. Non pensavo magari che la classifica sarebbe stato così, quello è vero. Penso anche che dobbiamo ancora fare un lungo percorso di quest’anno, perché noi dobbiamo assestarci. Lo staff sta facendo un lavoro veramente egregio. Mambrin sta confermandosi un allenatore di categoria e penso che per il futuro sia un allenatore che possa gestire al meglio dei percorsi. Sono contento di lui, Fazio, Cardile, Dakaj, Fantoni, Bellingheri, Trimarchi e lo staff medico. Non avevo dubbi sulla forza dello staff.

Che cosa rappresenta l’ingresso in squadra di Gianni Vierci?

È stato mirato ad un’operazione che potesse potenziare quello che è il nostro obiettivo: fare entrare ragazzi giovani, forti e di prospettiva. Vogliamo dare la possibilità a chi ha voglia di fare e quindi stiamo credendo in questo.

Calvalcare l’entusiasmo oppure tenere tutti con i piedi per terra?

I ragazzi ci stanno credendo, è giusto che sia così, ma non devono avere pressione. Il compito dello staff è proprio quello di non dare pressione e aspettativa a qualcosa che deve essere normale. Abbiamo sempre chiesto di guardare partita dopo partita, impegnarsi durante gli allenamenti e questi ragazzi fino ad oggi hanno risposto positivamente.

Qual è invece il suo bilancio personale per questa sua prima esperienza vera e propria alla direzione sportiva?

Io devo solo ringraziare il direttivo e tutti quelli che fino ad oggi mi hanno dato la possibilità di agire a 360 gradi. Le scelte sono sempre state condivise e spiegate da me in base alle mie idee. Quindi posso solo ringraziare la società, il presidente Fresia che è rientrato quest’anno nell’ambito sportivo cerialese. Ho preso questo impegno in maniera ponderata e con i piedi ben piantati per terra perché la realtà è questa, non nascondiamoci. La nostra è una società di Settore Giovanile, quindi subito bisogna capire che qui i voli pindarici non ce ne devono essere. Il budget deve essere rispettato. Possiamo anche andare in difficoltà, perché i campionati li conosciamo, quindi ci prepareremo perché questa seconda fase di campionato sia fatta nel miglior modo possibile. Queste eventualità tutti devono tenerle a mente.

Come vede il progetto del Ceriale?

La mia prospettiva della società è quella di rimanere coi piedi per terra. Se ci sarà possibilità, mi piacerebbe vedere dei 2008 o dei 2007 esordire come è già stato fatto. Questa è la vittoria che voglio festeggiare, non tanto quella della partita della domenica. Voglio vedere dei ragazzi giovani che si prospettano già quest’anno nell’ambito delle Prime Squadre.

Quanto è determinante per lei essere un cerialese nell’attività che svolge?

È un piacere fare questo lavoro per Ceriale, dove sono nato e cresciuto, dove lavoro e sono tutti i giorni. Conosco tanti persone: i dirigenti, i presidenti, i giocatori, tutto quanto. Sento intorno a me la fiducia giusta per creare qualcosa.

Ma si sente ancora un po’ più mister, giusto?

Vero, ancora oggi mi sento più mister che direttore sportivo. Però devo dire che non mi sono mai permesso di entrare nei discorsi tattici della Prima Squadra. Faccio solo la consulenza sotto gli aspetti organizzativi e amministrativi.

Non solo il campionato ha portato soddisfazioni…

Abbiamo raggiunto anche un traguardo storico: quello della semifinale di Coppa, che ce la giocheremo contro Busalla. A questo punto ai ragazzi io posso solo dire continuare a gioire alla domenica e venire al campo ad allenarsi. La mia prospettiva è arrivare ad aprile, a fine campionato, vedendo che cosa si può fare per l’annata dopo. Se la società mi darà mandato di nuovo di continuare a fare un percorso, lo farò volentieri. Il campionato è difficile, ci sono squadre veramente importanti e forti.

Come giudica il lavoro del Settore Giovanile?

Abbiamo uno staff di allenatori del Settore Giovanile di grande livello. Questo è un aspetto che tengo a sottolineare, sono contento di far parte di questo ambiente. Ad un certo punto bisogna capire se si vuole migliorare la Società, il Settore Giovanile e la Prima Squadra. Questo sarà compito per il futuro.

Un punto finale sulla Juniores Interprovinciale

Io all’inizio dell’anno ho parlato con i ragazzi della Juniores e tutti sanno qual è il mio obiettivo. La squadra deve fare il massimo sforzo per poter risalire nella Juniores d’Eccellenza perché i ragazzi del settore giovanile possano un giorno fare questo percorso. L’anno scorso c’è stata una retrocessione e quest’anno si deve giocare al massimo per riportarla su. Per me è una priorità la Juniores. Per questo ho messo un allenatore come Federico Fazio, che è il vice di Mambrin, a gestire questo percorso. Per adesso siamo in alto in classifica e dobbiamo tenere questo ritmo per arrivare fino alla fine e vedere se riusciamo a riportare i ragazzi della Juniores in una categoria più consona al loro valore.

cs