La doppietta di Schiano e la rete di Mancini hanno segnato la quarta domenica a bocca asciutta per il Finale sul campo dell'Albissole, lasciando i giallorossoblu al margine della zona play-out.
Squadra di Brignoli che esce comunque a testa alta dal "Faraggiana" nonostante la rete di Brollo e l'autogol di Rebagliati non siano stati sufficienti a portare via punti da un campo che ben conosce Mimmo Nuzzo, ora dirigente finalese ma già protagonista, sempre dietro la scrivania, della storica promozione dei ceramisti in Serie C.
"I ragazzi sono partiti bene, una volta andati svantaggio hanno poi recuperato e giocato comunque sempre la partita che dovevano fare, tanto che alla fine il pareggio l'avevamo raggiunto. Personalmente non ho capito cosa abbia indotto l'arbitro ad annullare la rete in mischia. Certo, uscire in questo momento con un pari da Albissola ci avrebbe dato morale specialmente alla luce di una prestazione sulla quale non si può recriminare nulla ai ragazzi o al mister".
"Si allenano bene, con la giusta tranquillità nonostante il momento dica che i risultati non stanno arrivando e seguono il mister quotidianamente - aggiunge il dirigente giallorossoblu -. Purtroppo quando si entra in queste spirali di negatività, dove nulla ti gira per il verso giusto, bisogna solamente mettersi a testa bassa e lavorare. E di questo non si può certo dire nulla alla squadra. Forse un po' d'esperienza in più potrebbe aiutarci, ma anche su questo la società è molto attenta e nel caso ci dovessero essere opportunità sono certo le valuterà perché ci sono la compattezza e la voglia per fare un campionato diverso da quello dell'anno scorso".
Per Mimmo Nuzzo la scorsa non è stata peraltro si sicuro una partita come le altre, sfogliando il libro dei ricordi: "E' stato un piacere rivedere persone che non vedevo da tempo e dalle quali ho ricevuto una graditissima cordialità dove abbiamo fatto qualcosa di straordinario - spiega il dirigente - Ora però voglio cercare di dare il mio contributo per il Finale".
Il dirigente guarda però al futuro: "Voglio cercare di dare il mio contributo per il Finale. Sono contento di aver avuto questa possibilità per portare il mio contributo e la mia esperienza al gruppo, allo staff e a tutto l'ambiente. Essere in una piazza come questa è un onore, cercheremo di uscire da questo periodo prendendo in mano il blasone di una società che sta cercando di risollevarsi, compreso il ruolo che in questo svolge il Settore Giovanile. Abbiamo tutto per recuperare, sta a noi metterci lì e lavorare, e in questo è anche fondamentale il dialogo che noi dirigenti tutti, chi sta fuori e chi sta più sul campo, penso al direttore Belvedere o al prof Donofrio ma anche ad altri dal presidente in giù, possiamo avere coi ragazzi".