Le dichiarazioni del presidente del Ligorna Alberto Saracco dopo il match di Imperia sospeso e rinviato al 51' hanno preso in contropiede il numero uno del sodalizio nerazzurro Fabrizio Gramondo, che seppur stupito e perplesso, cerca di buttare acqua sul fuoco sulla polemica: "Non capisco davvero questa reazione che mi è parsa esagerata. Ognuno può dire quello che vuole, noi non riteniamo che meriti risposta perchè non vogliamo fare polemica".
"Non ho incrociato personalmente il presidente del Ligorna domenica al campo, ma di tutti i presenti tra giocatori e staff non ho sentito o notato quel tipo di malumore".
"Anche perchè pure noi avremmo voluto finire la partita, l'arbitro ci ha pure riprovato a far riprendere il gioco, per noi era la giornata del ritorno al 'Ciccione' e ci tenevamo a fare bene e a finire la gara".
"Non credo nemmeno che questa reazione sia arrivata perchè a loro crea un problema tornare a giocare a Imperia probabilmente in infrasettimanale, considerando che ci sono vari turni in calendario che si giocheranno di mercoledì".
"Magari capiterà a noi di vederci sospendere una partita in trasferta. Forse, essendo loro in vantaggio e siccome queste condizioni potevano favorire la squadra che era, a mio avviso anche meritatamente avanti, può aver portato a questa reazione. Nessuno poteva farci nulla, da altre parti sul sintetico è andata meglio perchè evidentemente il campo in sintetico tiene meglio in queste condizioni, ma ritengo che il calcio vero si faccia sull'erba, e poi non è certo la prima volta che al "Ciccione" si gioca sotto l'acqua o con il campo messo a dura prova dal meteo".
In questi giorni si è discusso tanto anche sulla tenuta del nuovo terreno di gioco dell'impianto imperiese, rimesso a nuovo da poco: "I lavori sono stati fatti dal Comune - sottolinea Gramondo - noi abbiamo avuto il via libera per l'accesso all'impianto solo a fine agosto e siamo stati informati del fatto che il campo era utilizzabile dai primi di settembre. Questi sono eventi eccezionali su cui nessuno può farci nulla".