La Golfodianese 1923 del presidente Paolo Sciandino ha dato ufficialmente il via alla preparazione per la nuova stagione calcistica. Dopo un'estate intensa, contraddistinta da movimenti di mercato, mister Danilo Vindigni e la sua squadra si sono ritrovati per i primi allenamenti.
"Siamo ancora pochi per ora”, afferma l'allenatore, "c'è molta gente che lavora durante la stagione estiva, il che limita la nostra disponibilità di giocatori." A ciò si aggiungono le assenze per infortunio, quasi tutte al ginocchio.
Ricordiamo che due giovani difensori sono fuori gioco dall’anno precedente per gravi infortuni al legamento crociato.
"Uno di loro sta lavorando da fermo, ma non sarà disponibile prima del nuovo anno," spiega Vindigni. "L'altro si è operato quasi in concomitanza con lui, quindi i tempi di recupero saranno altrettanto lunghi”.
Nonostante ciò, ci sono alcune note positive. Tra i nuovi arrivi, Vindigni menziona i nomi di Girimondi, Greco e Garibbo, che hanno già iniziato la preparazione con il resto del gruppo.
Il reparto offensivo vedrà l'aggiunta di un quarto attaccante, mentre si è messo anche il nuovo preparatore dei portieri, Nicolò Quaglia.
Mister Vindigni potrà contare anche sul supporto di Alessandro Semeria, un volto noto per l'allenatore, avendolo già avuto ai suoi tempi nell’Imperia tra i giovanissimi. "Alessandro è laureando in Scienze Motorie e collaborerà con il settore giovanile, oltre ad avere una leva che gestirà. È un preparatore atletico con molto entusiasmo, si tratta sangue nuovo e che in più ha anche una buona esperienza calcistica”.
Per completare la rosa, la Golfodianese è ancora al lavoro per sbloccare alcuni trasferimenti da altre società. "Stiamo sbloccando due o tre giocatori: un centrocampista difensore, un difensore puro e un centrocampista attaccante che avevamo già l’anno scorso”. Infine, la squadra ha già dovuto fare i conti anche con alcune partenze, come quella di Vindigni passato alla Sanremese e quella di Ardissone, passato in categoria superiore.
Ora, l'obiettivo principale è quello di "scaldare i motori" gradualmente, in attesa di avere un organico completo. "Dobbiamo iniziare a costruire delle buone basi," ha conclude il tecnico.