VOTO 5
Una delle parodie di maggior successo di Fiorello ai tempi di "Viva Radio Due" è stata quella di "Gianni il Malvagio", dove in una sorta di mondo parallelo una figura abitualmente bonaria come quella di Gianni Morandi assumeva caratteri simpaticamente provocatori.
Un ribaltamento dei piani che in tema calcistico sembra aver coinvolto nell'ultimo biennio la Prima Squadra del Ceriale.
L'anno scorso di fatto quasi l'intera formazione titolare ha lasciato il Merlo (e non pochi protagonisti hanno poi vinto il campionato a Loano), mentre la profonda rivoluzione tecnica conclusa poche settimane fa si è trascinata dietro anche qualche strascico social poco edificante.
Una cornice che stona parecchio con ciò che storicamente ha rappresentato la società biancoblu, a volte anche accusata di essere eccessivamente low profile.
Tensioni che inevitabilmente hanno condizionato il potenziale dei cerialesi, seppur la squadra di mister Brignoli abbia disputato delle gare piacevoli durante la stagione. L'insufficienza in sè non riguarda infatti tanto il verdetto del campo, quanto la possibile eredità mancata in ottica futura.
E' evidente che dai piani alti si è voluto pigiare il pulsante reset, con l'arrivo alla direzione sportiva di Franco Villa e il ritorno di Marco Mambrin in panchina.
Al netto delle singole persone, sarà però basilare per il Ceriale ritrovare compattezza in ogni componente e recuperare quel dna che negli anni lo ha sempre contraddistinto.