Nella giornata di ieri è trapelata l'ipotesi di un presunto raggiro ai danni di Massimo Ferrero nell'affare che ha portato alla cessione della Sampdoria. Una vicenda sulla quale indaga la Procura di Roma, che ha avviato un'inchiesta per il reato di infedeltà patrimoniale e truffa.
Al centro dei fatti la figura di Massimo Ienca, già uomo di fiducia di Ferrero e oggi segretario generale del club blucerchiato diventato nel frattempo di proprietà di Matteo Manfredi, il quale secondo l'ipotesi investigativa avrebbe sostanzialmente avallato la cessione del club senza l'autorizzazione di Ferrero in quanto già sfiduciato dall'assemblea dei soci della Sport e Spettacolo Holding (società all'epoca proprietaria del club).
Secondo quanto appreso dagli organi di stampa, però, l'avvocato Maurizio Mascia, legale di Ienca, è pronto a sporgere una denuncia/querela per rivelazione di segreti d'ufficio, diffamazione a mezzo stampa ed illecito per il trattamento di dati sensibili, alla quale si aggiungerà una denuncia per calunnia quando saranno resi noti i contenuti dell’esposto.
Sempre secondo quanto trapelato, l'intera vicenda non sarebbe una novità (l'esposto risale all'ottobre scorso ma se ne è avuta notizia solo in questi giorni) tanto da essere compresa all'interno dell'accordo transattivo definito "tombale" che i legali di Ferrero e della nuova proprietà blucerchiata stanno cercando di chiudere entro l'udienza di Milano al cospetto del giudice Marconi prevista per il prossimo 28 maggio.