Calcio - 01 marzo 2024, 18:56

Calcio. Arbitro aggredito in Prima Categoria, il Sanremo 2000: “Nessun nostro giocatore ha alzato le mani”

La società dà una versione differente rispetto al referto arbitrale che ha portato a due maxi squalifiche

A seguito delle maxi squalifiche comminate dal giudice sportivo, il presidente della Polisportiva Sanremo 2000, Roberto Di Federico, interviene in merito a quanto successo a margine dell'incontro con l'Oneglia.

A seguito del clamore mediatico di cui è vittima la società, che si è sempre distinta per la massima sportività dentro e fuori dal campo - si legge nella nota della società a firma del presidente - si precisa che l'arbitro dell'incontro, per ragioni alquanto particolari (non trovava il campo) è arrivato in ritardo all'impianto tanto che la gara ha avuto inizio con 15 minuti dopo. Riteniamo che la Federazione, per evitare qualsiasi pensiero di malafede, non dovrebbe inviare un direttore di gara di Imperia per dirigere un incontro in cui è presente una compagine imperiese, ma designare un arbitro di una sezione arbitrale diversa”.

Il direttore di gara, durante il primo tempo, si è reso protagonista di ammonizioni per falli di gioco fischiati senza alcuna logica, considerato che era una partita che si stava svolgendo in modo normale senza picchi di nervosismo - proseguono dalla Polisportiva Sanremo 2000 - ma anche e sopratutto per ammonizioni comminate a più componenti della panchina per comportamenti che in realtà non erano contrari all’educazione sportiva. Nella seconda parte di gara l'arbitro ha ammonito e mostrato il cartellino rosso al nostro mister senza che lui abbia proferito parole fuori luogo o essersi comportato in modo non regolamentare. Nei minuti di recupero del secondo tempo (5 minuti, pochi per 8 slot di sostituzioni più 4 interventi dei vari massaggiatori per soccorrere i giocatori e altre perdite di tempo) non veniva fischiato un rigore più che evidente a nostro favore per un fallo su un nostro giocatore, che ha avuto bisogno di essere accompagnato a braccia nello spogliatoio in quanto non era in grado di camminare autonomamente per il dolore alla caviglia destra colpita”.

Durante le proteste per il rigore non fischiato, il direttore di gara veniva avvicinato da alcuni componenti della nostra squadra, che chiedevano spiegazioni per la mancata concessione - dice ancora il presidente - la contestazione è stata sicuramente animata, ma nessun giocatore, come da lui erroneamente dichiarato sul referto di gara, si è permesso di alzare le mani. Il direttore di gara non ha mostrato nessun cartellino rosso ai giocatori colpevoli, a suo avviso, di averlo picchiato e successivamente ha sospeso la gara. A fine gara l'arbitro ha potuto raggiungere in completa autonomia e senza pressioni lo spogliatoio e non ha subìto alcuna minaccia, ma avrebbe dovuto essere l’ultimo a lasciare il terreno di gioco in quanto sarebbero potuti accadere atti di violenza tra i membri delle due compagini, cosa che fortunatamente non è accaduta. Anzi il nostro giocatore è stato anche soccorso gentilmente da alcuni dirigenti della squadra avversaria”.

I giocatori coinvolti si riservano di rivolgersi alle autorità competenti per una possibile denuncia per diffamazione e dichiarazione di falso - concludono dalla società - in precedenza si sono verificati altri fatti simili con diverse società ma nessuno ha avuto la risonanza mediatica negativa che sta subendo la nostra, che come già rimarcato precedentemente si è sempre distinta per la sportività. Al fine di preservare l’immagine della suddetta società si presenterà ricorso contro le decisioni del giudice sportivo. Riteniamo esagerate le sanzioni comminate e troviamo che il comportamento dell'arbitro successivamente alla partita sia stato assolutamente negativo e poco sportivo in quanto il giocatore che si era alterato con lui si era scusato. Non è questa la pubblicità che la Sanremo 2000 vuole avere”.

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