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Calcio | 22 gennaio 2024, 22:41

Presentata dal presidente Masu l'Arena Sanremo: "Attonito dall'assenza del sindaco, oltre al sottoscritto vi sono investitori stranieri" (FOTO E VIDEO)

Presentata dal presidente Masu l'Arena Sanremo: "Attonito dall'assenza del sindaco, oltre al sottoscritto vi sono investitori stranieri" (FOTO E VIDEO)

E’ stata la giornata della presentazione, quella di oggi al Casinò per l’Arena Sanremo, il progetto del nuovo stadio della città dei fiori, che la Sanremese e il suo presidente vorrebbero costruire al posto dell’attuale ‘Comunale’.

Un impianto polifunzionale in grado di accorpare la pratica di più discipline sportive al suo interno. Una struttura avveniristica che sarà un fiore all’occhiello a livello regionale, una realtà virtuosa che fungerà da volano per tante altre società sportive italiane. 

 

E’ stato proprio Masu ad esporre la sua idea di fronte ad un Teatro del Casinò strapieno, con la presenza di molti esponenti della politica e dell’imprenditoria matuziana. Naturalmente presente anche la squadra e la dirigenza della Sanremese, oltre che i ragazzi del settore giovanile.

Il presidente Masu non le manda a dire, in particolare sull’assenza di Sindaco ed Assessore allo Sport: “Oggi non ci sono e mi dispiace. Tutto si è arenato e la conferenza dei servizi dovrà farci sapere. Ma l’Amministrazione Comunale non ha richiamato l’interesse entro 30 giorni, quindi non ho una risposta ma la attendiamo dall’Amministrazione”. Tempistiche sulla costruzione? “Il 27 di ottobre è stato presentato il documento di fattibilità ma i tempi sono molto stretti per via del ‘Decreto stadi’ che velocizza la burocrazia”. Come mai il suo progetto è stato messo da parte dall’Amministrazione: “Non so perché sindaco e assessori lo abbiamo parcheggiato, noi lo abbiamo condiviso sei mesi prima e abbiamo lavorato a ritmi serrati anticipando di un mese. Perché sia stato accantonato dall'Amministrazione, così come l'assenza del Sindaco, mi lasciano attonito anche se non voglio fare polemica. Questo è un progetto fondamentale per investimenti di sponsor e del sottoscritto. In Serie D ci sono costi elevati, serve un grande settore giovanile e in questi due anni e mezzo abbiamo raggiunto risultati importanti. Ma continuare ad investire senza avere questa arena è buttare via soldi”.

Masu ha poi concluso: “Dovremo ridurre al minimo le criticità come i parcheggi che sono un problema generale in Liguria. La viabilità sarà anche evitato il congestionamento. Non sorgeranno esercizi commerciali dentro l’arena se non servizi essenziali come bar e ristoranti. Quindi nessun conflitto con in commercianti. Anche la rumorosità sarà ridotta al minimo. La nostra Sanremese giocherà una o due stagioni fuori casa ma con il Taggia abbiamo stretto rapporti tali che andremo a giocare a casa loro per un paio di stagioni. Non vedo altre criticità”.

Poi espone le sue idee sul progetto: “I nostri tifosi aspettavano da molto tempo questa serata e Aprendosi la maratona politica preciso che questo non è uno strumento per i futuri candidati, qui la politica non c’entra nulla. E non siamo in concorrenza all’Ariston, ma vogliamo agire in sinergia con esso. Questo è un progetto finanziato da imprenditori locali e non grava sulle casse del Comune, ma potrebbe portare turismo per gli eventi che vi ruoteranno, oltre che lavoro per i dipendenti che lavoreranno alla costruzione. Si tratta della prima struttura in Italia coperta al 100%, utile anche per organizzare concerti. Quindi avremo tantissimi eventi trasversali come cultura, convegni, appunto concerti, dando ancora più visibilità alla città rispetto a quella tantissima che già ha”.

Sul progetto interviene l’architetto Girardi“Il presidente ha dato la possibilità di cimentarci in questa avventura e lo ringraziamo, così come gli uffici del Comune che ci hanno supportato nelle varie fasi fino al deposito del progetto stesso. Uno stadio che si declina verso il mare mantenendo la morfologia del territorio sanremese e l’architettura delle serre. Il parco Ovest verrà riqualificato, mitiga il tessuto urbano circostante rimanendo nei confini dello stadio attuale. Vorremmo creare un sistema di parchi integrati per quanto concerne la riqualifica del parco. Verrà ristrutturata la tribuna e il campo verrà rialzato di un metro rispetto a quello attuale. A sinistra ci sarà l’area a servizio della comunità con ristoro, servizi e su quella destra ci sarà un parcheggio che useremo solo nel giorno della partita, poi resterà appannaggio dei cittadini. A Nord, invece, ci saranno i servizi per la parte sportiva ed a Sud quelli funzionali allo stadio. Il primo livello ospiterà il centro congressi e per la copertura avevamo diverse ipotesi a disposizione ma abbiamo scelto una struttura semitrasparente con copertura retrattile quando serve. E’ prevista la riqualificazione del tessuto urbano e creare un sistema di parchi verdi e aree pubbliche destinate a servizi, congressi, ristoro. Centro di analisi e laboratori medici che renderebbero l’area più fruibile. Si potrebbero ospitare anche altri sport ed anche l’acustica sarebbe salvaguardata producendo energia e andando a beneficio della collettività”.

Queste, invece, le parole dell’Ingegner Eugenio Ferro“La sfida globale tiene conto di vari fattori che siamo sociale, ambientale ed economico pensando anche alla stagionalità. Della necessità di offrire zone di comfort, offrire alle famiglie la possibilità di passare un pomeriggio di spensieratezza e ai tifosi. Rispettiamo tecnologie resilienti e deve essere uno stadio che debba mantenersi giovane nel tempo. Utilizzeremo tutte le tecnologie migliori reperibili sul mercato nonché energie rinnovabili. Energia termica in estate e frigorifica in estate, oltre al fotovoltaico. Sarà un progetto connesso per cui le famiglie potranno accedere al digitale e connesso anche per la sicurezza e controlli in tempo reale di tutti gli impianti. Planet, Profit e People saranno i nostri tre punti cardine senza impattare su generazioni presenti e future”. 

Quindi l’Architetto Emiliano Patané“La sfida principale era come portare gli spettatori alle partite e agli eventi. Si prevedono da 6.000 a 13.000 persone tra partite ed eventi. Mancavano i parcheggi e l’amministrazione comunale ci ha aiutati. Abbiamo ipotizzato per gli spettacoli che le persone sfruttino la rete ferroviaria che è poco distante dallo stadio, nonché si potrebbe potenziare la flotta dei bus. Però chi viene in macchina potrebbe lasciare la vettura ad Arma di Taggia (fino a 400 posti) per poi prendere i pulmini e fare capolino allo stadio. Altri 1.000 posti auto verrebbero ricavati nella zona del Mercato dei Fiori. Anche alla stazione si ricaverebbero 300 posti auto e 350 all’interno dello stadio”.

Quali saranno i punti di forza e criticità della struttura? “I pregi sono – dice Masu – la copertura retrattile e semitrasparente che salvaguarda l’ambiente ed eventi da 3.000 a 13.000 spettatori. Potrebbe diventare un palazzetto in grado di ospitare gare, congressi ed altro, totalmente indoor. Potrebbe portare posti di lavoro, essendo a pieno regime 365 giorni all’anno con 20.000 presenza al mese che fanno 24 milioni di euro di ricavi in ‘turismo’. Dobbiamo rendere vivo il progetto 365 giorni all’anno”.

Presente anche il Senatore Gianni Berrino, che ha così commentato: “E’ un sogno ad occhi aperti. Perché a Nizza sì e a Sanremo no? Chi non sognerebbe per la propria squadra un impianto del genere? I concerti a Sanremo sono di difficile organizzazione perché manca una struttura del genere. Ci sono tre candidati sindaci: quale di questi non vorrebbe avere uno stadio che non dia problemi? Questo produce anche il un sogno di vedere la Sanremese sempre più su”.

Per Confartigianato è intervenuta Donatella Vivaldi“Entusiasmo ed apprezzamento per il progetto. E’ un importante passo in avanti per il territorio e la comunità sportiva. Con una visione ambiziosa e innovativa, la società ha capito l’ambizione dei tifosi, passione e divertimento nei vari settori. L’attenzione ai dettagli sarà fondamentale in tutti i suoi usi. Gli spazi verdi sono un valore aggiunto per la socializzazione delle persone. Il nuovo stadio sarà un luogo di crescita per tutti noi, attrarrà turisti e genererà posti di lavoro. Un gioiello per la nostra città”.

Andrea Di Baldassare (Confcommercio): “La nostra associazione è preoccupata da ciò che sta succedendo a Sanremo, ma oggi ho capito che abbiamo grandi prospettive. Avremo anni di cantieri e di problematiche ma dopo vi sarà un grande ritorno che porterà tanto e non toglierà nulla alla città. Faremo squadra, con il massimo impegno da parte nostra”. Breccione (Cna): “Sanremo con questo stadio e questa arena sarà presentata a 360 gradi, questa è la parola chiave: 360 gradi”.

Christian Feliciotto (Federturismo): “Lo stadio porterà indotto anche a noi e quindi siamo favorevoli. Stasera ci assumiamo una grande responsabilità ma è un sogno che abbiamo messo nella testa delle generazioni future”.

C’era Roberto Berio di ‘Sanremo On: “Io facevo parte dei Commandos e riempivamo lo stadio, siamo arrivati terzi in C1 e quasi in B, questo auguro a tutti noi, di arrivare in cima. Ci aspettiamo che la struttra ci permetta di scalare le categorie ed arrivare in cima ed a campionati importanti. Noi che ci occupiamo di turismo e commercio speriamo che questa struttura eviti il ‘mordi e fuggi’ e ci aiuti a destagionalizzarlo. Abbiamo alberghi a 5 stelle che aprono per il Festival e poi chiudono, noi dobbiamo lavorare anche in bassa stagione”.

L’Assessore Massimo Donzella: “Questa comunità di intenti udita stasera depone favorevolmente per questa iniziativa. Il casinò che ci ospita è un luogo che porta fortuna. La presentazione mi riporta alla mente quando venne ideato, studiato ed inventato il Festival. Così come i carri fioriti. Il comune denominatore erano iniziative fatte da visionari, gente che vedeva prima degli altri benessere per la città. Più imprenditori portano più risorse e più benessere per la città. Qui siamo tutti sullo stesso piano con nuova e vecchia amministrazione ed imprenditori per realizzare questo sogno”.

Erano presenti anche i candidati a sindaco per le prossime elezioni amministrative. Fulvio Felligara: “Grazie per averci donato un sogno ad occhi aperti. Ho un piccolo passato da bambino nella Sanremese. Credo che dovremo lavorare insieme a voi, a stretto contatto. Chi non vorrebbe un progetto a costo zero ed uno stadio che funzioni. Ogni scelta va affrontata tutti insieme. La criticità del parcheggio va sicuramente affrontata. Un investimento in questi termini si riflette in uno altrettanto oneroso sulla squadra a livello tecnico. Dobbiamo pure scongiurare di avere un palazzetto molto grande con pochi spettatori durante gli eventi”.

Alessandro Mager: “Il vecchio campo sportivo mi ricorda quando con mio nonno seguivo la squadra negli anni ’60. La mia carriera calcistica non è stata molto brillante anche perché giocavamo sulla terra battuta e non potevamo dare il meglio dei noi stessi. L’idea che diventi una eccellenza mi riempie di soddisfazione. Come futuro possibile amministratore il partenariato pubblico-privato va incentivato. Gli enti pubblici non hanno i fondi, quindi ben vengano gli investitori per compiere delle opere che gli daranno il giusto profitto abbellendo la città e rendendola più attrattiva. Questa amministrazione attenzionerà il progetto e finalmente potremo godere di questa bellissima struttura. Viva la Sanremese sempre”.

Gianni Rolando: “Oggi sono tre volte contento: come sportivo, perché nessuno in Liguria ha una cosa del genere. Da ingegnere dopo 1930 non ci sono impianti simbolo della città e questo lo potrebbe benissimo essere. Un richiamo turistico anche soltanto per essere visto e pertanto il nuovo simbolo di Sanremo, detto da un ingegnere. Sono contento per l’opportunità che questa società sta dando alla nuova amministrazione, un progetto importante con un asse molto forte pubblico-privato. Tutti dobbiamo fare il nostro, il privato lo sta già facendo, noi dobbiamo però metterci del nostro. Viva Masu e viva la Sanremese”.

Quale sarà costo totale dell’operazione? La stima di massima è di 113 milioni di euro ma non è un project financing: “Non è assolutamente una iniziativa che obbliga l’Amministrazione a spendere soldi – dice in merito Masu - che dovrebbe invece investire in strade e pulizia. Io qui voglio lasciare il segno. Il mio progetto è stato denigrato ma abbiamo una procedura definita e ci sono gli investitori adatti. Chi viene da fuori riesce a vedere prima rispetto a chi vive qui”. Chi sono gli investitori? Sono tutti stranieri, c’è un iter ma c’è la privacy. Io sono l’unico italiano e ne sono il promotore. A breve scoprirete il tutto e chi sono. Spero solo che questo progetto diventi un’opportunità e non un problema”.

Calogero Fazio - Federico Bruzzese - Gianlorenzo Tortarolo

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