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Calcio | 15 ottobre 2023, 09:26

Santi Cosenza e la prima volta del suo Albenga al Franco Ossola: «Onorati di essere qui. Varese da promozione, noi siamo una famiglia»

Santi Cosenza e la prima volta del suo Albenga al Franco Ossola: «Onorati di essere qui. Varese da promozione, noi siamo una famiglia»

È la prima volta al Franco Ossola dell'Albenga e del suo presidente, Santi Cosenza, che in provincia ha casa - vive a Busto dove stanno crescendo i suoi figli ed Emma, tifosissima, oggi sarà a Varese per tifare - e che opera nell'ambito dei servizi e della logistica con la Dcn Group di cui è direttore generale (clicca e leggi QUI).

I liguri, che sono reduci da tre vittorie di fila (l'ultima con un gran gol di capitan Venneri), in D mancavano da 33 anni e hanno vissuto la sera della vigilia all'UnaHotels vicino al palaghiaccio: vantano gli stessi punti dei biancorossi, 12, con cui condividono il quinto posto a -4 dall'Alcione capolista e la miglior difesa (4 gol subiti) ma hanno segnato di più (10 reti contro 6), anche se tra gli uomini di Cotta è atteso tra poche ore al debutto il bomber albanese Sindrit Guri. Dall'altra parte, però, le punte Barranco ed Esposito di gol ne hanno già segnati cinque (diretta della gara dalle 15 sull'home page di VareseNoi).

«Sono emozionato e onorato di entrare al Franco Ossola con l'Albenga - ci dice il presidente Cosenza - Conosco di nome Antonio Rosati, che per ora ho solo incrociato: dalla sua esperienza vorrei poter imparare. Sono queste le sfide che lasciano qualcosa in più. Non imiterò nessuno, ma guarderò sempre a ciò che presidenti e squadre importanti hanno fatto sperando di poter ricevere i complimenti dopo aver visto il gruppo dell'Albenga».

I liguri saranno seguiti da un buon numero di tifosi, compresi una cinquantina di ultrà: «Finora abbiamo avuto una media di 500-600 spettatori - spiega il numero uno ligure - però mi aspetto di andare oltre perché i giocatori se lo meritano. Più di quello che abbiamo fatto è difficile chiedere visto che abbiamo pareggiato con Vado e Alcione e vinto col Ticino. Abbiamo affrontato le squadre più forti e ora ecco un'altra pretendente alla vittoria».

Santi Cosenza ha idee chiare sul Varese: «Vuole essere all'altezza dell'Alcione e del Ticino e punta sicuramente a vincere il campionato. Lo dimostrano gli ultimi acquisti. Entriamo a Masnago sapendo che siamo una neopromossa che manca a questi livelli da 33 anni e di fronte abbiamo una squadra che fino a otto anni fa era in serie B. È una partita, però, che dovremo giocare come tutte le altre: abbiamo preso coscienza della forza e dell'unione del gruppo, Asti a parte quando non siamo scesi in campo»

«La nostra forza finora sono state l'unione e la voglia di crescere assieme: i ragazzi si sentono uniti in una famiglia, con uno sguardo si capiscono e con un rimprovero, invece di abbattersi, si rialzano. È un gruppo affiatato: di esperienza ne abbiamo meno di altri ma fra di noi ci sosteniamo. Dovremo essere sereni, avere i piedi per terra e tanta umiltà ma senza abbassare mai la testa» legge la partita Cosenza.

Il campionato? Secondo il numero uno bianconero «le prime partite sono sempre un po' strane, spesso una roulette russa e infatti il Varese ha perso a Borgosesia e noi sconfitto l'Rg Ticino... Il girone di ritorno sarà più veritiero anche se credo che almeno per ora i valori si possano eguagliare con l'aspetto fisico e l'orgoglio».

Andrea Confalonieri

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