Pallanuoto - 25 luglio 2023, 11:04

Pallanuoto. La Serbia elimina l'Italia ai rigori, gli azzurri salutano i mondiali di Fukuoka ai quarti di finale

Serbi più pimpanti, con la squadra di Campagna più attenta alla gestione dei ritmi

Gianmarco Nicosia, portiere della Rari Nantes Savona, era stato buon proferta nel raccontare cosa sarebbe potuto accadere in acqua tra Italia e Serbia.

I quarti di finale del campionato del mondo si sono infatti rivelati un autentica battaglia punto a punto, tranne il primo strappo iniziale serbo, tanto che l'esito ai tiri di rigore è apparso quasi fisiologico

Le parate di Mitrovic su Di Somma e Damonte hanno segnato l'esito di una partita dove gli azzurri di Campagna hanno provato a controllare  le fiammate dei propri avversari, senza però mai riuscire a incrinare le certezze dei ragazzi di coach Stevanovic.

L'Italia ha espresso il meglio in superiorità numerica (8/12 a fine partita e doppietta per Lorenzo Bruni della Rari Nantes Savona), dando però l'impressione di voler gestire fin troppo il gioco, contando sull'arrivo dell'accelerata decisiva nel momento giusto del match.

Brava la Serbia a rimanere costantemente in scia e a mettere costantemente in pressione gli azzurri (34-25 i tiri verso la porta per i semifinalisti); una spensieratezza che ha reso più leggero il pallone anche durante i rigori e, soprattutto, ha permesso di portare a casa uno scalpo di prestigio come quello dell'Italia.

 

Tabellino di Italia-Serbia 14-15
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 3, Damonte, Marziali, A. Fondelli, Cannella 2, Velotto 1, Echenique, N. Presciutti 1, Bruni 2, E. Di Somma 2 (1 rig.), Dolce, Nicosia. All. Campagna.
Serbia: Misovic, Radulovic, Rasovic 4 (1 rig.), Randelovic, Lazic 1, Milojevic, Drasovic 1, Jaksic 2, Jankovic, Ubovic 1, Vucinic 1, Martinovic 1, Mitrovic. All. Stevanovic.
Arbitri: Zwart (Ned) e Ohme (Ger).
Note: parziali 3-3, 2-2, 4-4, 2-2. Regolamentari 11-11. Finale 14-15. Tiri di rigore: Fondelli (I) gol, Drasovic (S) gol; Di Somma parato, Radulovic parato; Di Fulvio gol, Vucinic gol; Presciutti gol, Jaksic gol; Damonte parato, Rasovic gol. Superiorità numeriche: Italia 8/13 + un rigore, Serbia 7/12 + 2 rigori di cui uno parato da Del Lungo a Rasovic a 7'30 del secondo tempo, sul 5-5. Uscito per limite di falli Dolce (I) a 1'30 del quarto tempo. Mitrovic (S) in porta. Spettatori 300 circa. 

Il commento del cittì Campagna: "E' stata una partita molto fisica, di una grande intensità, quella che mi aspettavo. I ragazzi sono stati dentro al match fino alla fine, ma purtroppo non è bastato. Abbiamo perso per alcuni dettagli, ci hanno fregato per dei blocchi che consentivano di far arrivare facilmente la palla al centro. Malgrado ciò abbiamo tenuto, siamo stati spesso in vantaggio senza riuscire ad allungare e abbiamo commesso un ingenuità alla fine mettendoci ad M. Quando dai l'anima non è una sconfitta, non è un fallimento, è un percorso di crescita individuale e collettivo. Anche giocare la prima partita intensa dopo quattro match più semplici probabilmente ci ha penalizzato. Comunque non ho niente da dire ai ragazzi; continuiamo a testa alta. Dobbiamo onorare il torneo anche se stimoli ed emotività saranno inferiori. Siamo il Settebello e daremo tutto".