La notizia della partenza di Luca Di Renzo verso il Roma City è ormai ufficiale da qualche giorno, ma il centravanti ha voluto rimarcare con forza il proprio sentimento di riconsocenza verso il Vado e la società rossoblu.
Dopo le difficoltà di Varese, l'accattante nativo di Torino è tornato infatti a ritagliarsi un ruolo primario all'interno del mondo della Serie D, abbinando reti, sacrificio e grande intelligenza tattica.
“Sono felice di aver dato una mano al Vado – ha dichiarato Luca - al presidente e a tutta la dirigenza: sono persone che se lo meritano.
Io per primo non pensavo di stare così bene, ho avuto infatti la possibilità di confrontarmi ogni giorno con persone veramente eccezzionali.
Oltre al presidente Franco Tarabotto il pensiero corre a Luca Tarabotto, a Gianluca Olivieri, a mister Didu che ho sentito personalmente. Abbraccio anche i massaggiatori Manuel Gerundo e Gabriele Ansaldi, il magazziniere Daniele Martino e il match analyst Nicolò Costa. Da tutti loro ho sempre avuto sostegno e disponibilità.
Al Chittolina ho quindi potuto pensare esclusivamente al calcio giocato, in una realtà che ci ha fatto trattato come dei professionisti.
Il Vado fondamentale per la mia rinasciata? Questo succede quanto ti confronti con degli uomini: è qui la differenza tra il dire e fare, tra l'essere vincenti o no. Dev'esserci unione di intenti, stima reciproca tra le parti e la giusta compattezza anche nei momenti meno brillanti: al Vado, fortunatamente, ho trovato tutto questo”.