Definire una classifica di rendimento all'interno della rosa dell'Albenga sarebbe tanto difficile quanto azzardato, visto il percorso che ha saputo costruirsi la formazione bianconera.
La sorpresa indubbiamente più bella però è arrivata da Mattia Grandoni, reduce da mesi particolarmente difficili con la maglia del Savona. Difficoltà inattese in un campionato che appariva agevole come la Prima Categoria, ma dalle quali il centrocampista umbro ha saputo ripartire con ancor più forza.
Mattia, anche mister Buttu ha avuto modo di sottolineare il tuo campionato, raramente si sono viste qualità e costanza andare così di pari passo.
“Abbiamo fatto tutti quanti una stagione incredibile e il mister è stato davvero una scoperta stupenda. E' il primo anno in cui mi sentirei di “andare in guerra” per un mio allenatore. I record personali passano in secondo piano, è da sottolineare cosa è riuscita a fare l'Albenga nel suo complesso, seppur sia davvero contento per essere riuscito a mettere a segno diverse reti”.
Tutti si chiedono cosa è cambiato rispetto alla tua esperienza nel Savona. In Prima Categoria eri irriconoscibile.
“Avevo sentito dire che determinati calciatori possono trovare difficoltà in categorie diverse e me ne sono reso conto in prima persona, ma credo che il fattore primario sia stato il gruppo.
Il clima nello spogliatoio dell'Albenga ha fatto la differenza rispetto a Savona, nonostante avessi avuto già li Marinelli come presidente. Anche la preparazione fisica di mister Buttu ha avuto un valore davvero non indifferente. Io per primo, forse, non pensavo di disputare un campionato di questo tipo”.
Il futuro?
“Sono passate poco più di due settimane dal termine della stagione. Giugno è appena iniziato e manca un mese e mezzo al via della preparazione.
Al momento non vi è nulla di concreto, qualche chiacchierata l'ho fatta ma attendo le valutazioni che farà la nuova dirigenza dell'Albenga. E' chiaro che mi piacerebbe rimanere: sono legatissimo con la città, la gente mi ferma per strada e sarebbe un onore continuare a vestire la maglia bianconera”.