L’Ospedaletti rilancia sul progetto di un settore giovanile unificato e dice no alla proposta della Sanremese.
A seguito di alcuni articoli apparsi su varie testate giornalistiche in merito a una riunione per parlare di settore giovanile, l’Ospedaletti Calcio commenta: “La società è sempre interessata a proposte di collaborazione fattiva su tematiche che portino vantaggi ai propri tesserati ed atleti, ed anzi sarebbe molto propensa a partecipare ad incontri che avessero lo scopo di creare un settore giovanile unificato senza appartenenza a nessuna società in particolare, ma partecipata da un rappresentante di ogni società ad oggi operante su tutto il nostro territorio provinciale. Il presidente Luca Barbagallo ha risposto con piacere alla riunione organizzata dalla società Sanremese, ringraziando per la possibilità, ma vede la società orange contraria all’impostazione compresa di fare confluire i “migliori” talenti presso di loro”.
“Riteniamo che l’unione faccia veramente la forza - proseguono dall’Ospedaletti - ma i presupposti di questa unione devono essere l’assoluta parità di posizione delle società partecipanti in quanto al momento attuale non esiste una società che possa “prevalere” sulle altre a livello giovanile anzi, l’Ospedaletti è negli ultimi anni una delle poche società sempre presente alle fasi regionali dei campionati con le proprie leve che abbia anche avuto casi di accesso alla fase finale di questi tornei. Diverso sarebbe il caso di una società della provincia che riuscisse finalmente ad accedere alle categorie professionistiche: in tale evenienza ed in maniera del tutto naturale immaginiamo tutti vorremmo convogliare gli atleti idonei in tale società, ma non verrebbe comunque meno la necessità di un settore giovanile unificato che aiuti tutti a crescere”.
“Allo stato attuale ribadiamo quindi la nostra scelta di continuare con le modalità attuali - concludono dalla società orange - mantenendo la nostra autonomia ed aprendoci a tutti coloro che vorranno provare l’esperienza orange, che vede premiare sul campo gli sforzi dei nostri giovani atleti e che hanno permesso la continua crescita della nostra Società e dello staff di allenatori e collaboratori. Confermiamo che la discussione di un possibile settore giovanile unificato nuovo e con regole chiare e condivise tra i partecipanti ci vedrà sicuramente tra i protagonisti, mentre una non meglio definibile collaborazione per “meriti” non concretamente misurabili con società che si auto definiscono idonee o ideali, non rientra e non rientrerà neanche in futuro nel nostro pensiero. C’è più gusto a essere orange”.
In Breve
martedì 19 novembre
lunedì 18 novembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Altri sport