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Calcio | 18 aprile 2023, 16:30

Calcio. Fabio Musso e l'addio alla Veloce: "Porterò sempre con me un'esperienza coinvolgente"

L'ex tecnico traccia un bilancio e guarda al futuro

Fabio Musso, ex allenatore della Veloce Savona

Fabio Musso, ex allenatore della Veloce Savona

Fabio Musso non è più l'allenatore della Veloce Savona, con le strade del tecnico (e del suo collaboratore Rino Ceraolo) e del club che si sono divise con le dimissioni, dopo una stagione complicata e culminata con la retrocessione in Seconda Categoria.

Il tecnico però non butta via l'esperienza in Prima Squadra appena affrontata: "Quella di dare le dimissioni con Rino Ceraolo subito dopo l'ultima partita di campionato è stata una scelta meditata a lungo e quindi non porta dietro nessun rammarico. Purtroppo erano venute meno alcune condizioni che non permettevano di continuare nel solco del progetto intrapreso con grande convinzione. Certo è che nutro il dispiacere del distacco dai ragazzi con i quali si è fatto un significativo percorso sotto l'aspetto umano nel corso degli ultimi 6 anni. Si finisce di essere allenatori ma non è un punto sul rapporto basato sul grande affetto verso ognuno di loro".

Il mister rifarebbe però tutte le scelte: "Col senno di poi son piene le fosse. Alle condizioni date nel momento in cui ci siamo trovati di fronte ad un bivio rifarei le stesse scelte. Se avessimo avuto la sfera di cristallo probabilmente avrei detto di no alla proposta della dirigenza della Veloce di far partecipare al campionato la rosa che avevo costruito per un'esperienza in seconda categoria di una nuova società. Ma siccome la sfera non l'abbiamo è persino inutile pensarci. Spero che il sacrificio fatto soprattutto dai ragazzi per dare seguito a quella richiesta riceva il giusto peso nel decisioni future, altrimenti avremmo tutti perso un'occasione".

Musso analizza la sua esperienza alla Prima Squadra della Veloce: "Intanto è stata un'esperienza durata sei anni e per quanto è stato fatto è ingiusto valutarla solo con l'ultima stagione. E' stata un'esperienza coinvolgente sotto il profilo umano con tutti i ragazzi che ho avuto la fortuna di allenare. Abbiamo affrontato la pandemia escogitando qualsiasi cosa pur di continuare a fare sport consapevoli di quanto fosso importante dare un segnale di quasi normalità a sedicenni che stavano vivendo qualcosa di inimmaginabile. Se penso all'allenamento di una domenica mattina costruito come una gara a "prove speciali cronometrate" nei boschi delle alture di Savona per poter fare ogni cosa possibile seguendo i decreti sanitari  mi dico che siamo stati in grado di fare ciò di cui c'era bisogno per i ragazzi. Per quanto riguarda l'ultimo campionato nonostante i pochi punti conquistati il rapporto con lo spogliatoio è sempre stato saldo e sereno, per questo l'anno per quanto mi riguarda è da inserire comunque nell'elenco delle esperienze positive".

Per il futuro il tecnico glissa: "Nel mio e nel futuro di Rino Ceraolo, con cui formo ormai da anni una coppia indissolubile, ad oggi nulla. Abbiamo appena concluso un percorso ed è giusto darci un po' di tempo per metabolizzare. Approfondiremo ogni possibilità che ci verrà proposta, senza assili. Alleno senza soluzione di continuità da 16 anni con grandi soddisfazioni prima di tutto personali, questo mi permette di poter pensare che come per ogni cosa nella vita anche l'esperienza da allenatore possa volgere al termine. In pentola possono bollire diverse pietanze, magari le prossime sfide potranno essere trovate, ugualmente avvincenti, fuori dal mondo del pallone; l'importante per me è continuare ad avere a che fare con gruppi di persone che si leghino per una prospettiva comune".

Riccardo Aprosio

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