Nello scorso fine settimana abbiamo raccontato come la Federazione Italiana Giuoco Calcio, in tandem con la Lega Nazionale Dilettanti, si stesse adoperando per arrivare a una sintesi operativa in merito all'imminente riforma dello sport e all'abolizione del vincolo sportivo.
Domenica scorsa si è riunito il consiglio direttivo della LND a Peschiera del Garda, mentre in queste ore è atteso il summit dei rappresentati Interregionali, in attesa della riunione imminente dei vertici delle tre marcoaree nazionali (Nord, Centro e Sud).
L'obiettivo è di attutire i primi contraccolpi della doppia riforma e arrivare a un punto di caduta che possa permettere a tutte le società di avere un quadro chiaro e definito.
Per quanto concerne il vincolo sportivo si sta ragionando su una possibile soluzione ponte, che fino a luglio 2024 aiuti i club italiani, soprattutto quelli meno strutturati, ad avere 12 mesi in più per organizzarsi e disinnescare al contempo eventuali speculazioni sugli under. Difficile abolire di colpo l'obbligo dei giovani, ma l'allineamento su scala nazionale delle quote potrebbe essere una prima via percorribile (2 nei principali tornei regionali e tre in Serie D).
La LND è consapevole della necessità delle società di avere risposte a strettissimo giro di posta, tanto che il 22 aprile dovrebbe essere la data limite per licenziare le normative sulla stagione 2023-2024.
Per quanto concerne invece la riforma del lavoro sportivo è allo studio una proposta che permetta di modulare spese ed obblighi amministrativi a seconda del campionato di appartenenza, tutelando in questo modo le realtà delle categorie minori.