Una notizia che nessuno avrebbe mai voluto scrivere: è morta nella notte Sofia Sacchitelli, la giovane studentessa genovese affetta dal 2021 da angiosarcoma cardiaco, un tumore maligno al cuore, non operabile.
La sua storia era diventata virale dopo il suo appello attraverso il quale aveva lanciato un'associazione 'Sofia nel Cuore' finalizzata alla ricerca sulla malattia che l'ha colpita. Questo l'iban per donare: IT56 M030 6909 6061 0000 0194 003.
Proprio la scorsa settimana avevamo raccontato dell'impegno del Vado FC nel sostegno alla causa di Sofia (CLICCA QUI).
“E' un tumore molto aggressivo – aveva raccontato Sofia – e attualmente considerato a prognosi infausta. Patologia talmente rara e assurda, con quota di circa 2-3 casi per milione di abitanti, tanto da ritenermi quasi 'fortunata' ad esserne stata colpita. Mi ci sono voluti diversi mesi per riuscire a pronunciare quell'orrenda parola senza la voce tremolante e senza essere percossa da un brivido lungo la schiena”.
Recentemente a Sofia era stata consegnata la prima medaglia al merito della storia dell'Università di Genova.
La 23enne con lucidità aveva raccontato che il suo rammarico era quello di non riuscire a realizzare i propri sogni e che la sua famiglia e il suo fidanzato avrebbero dovuto presto dirle addio. “Il destino purtroppo mi ha impedito di realizzare tutti i progetti che avevo in mente: diventare medico, sposarmi, avere dei bambini, passare dei momenti con le persone che amo, andare a vedere la Samp con mio papà e mia sorella, viaggiare, accudire i miei genitori da anziani e invecchiare. Il mio pensiero più angoscioso e tormentoso per me rimane il fatto che due genitori rimarranno senza la loro creatura, una ragazza senza la sua adorata sorella minore e un ragazzo senza l'amore della sua vita; a questo non riuscirò mai a trovare una giustificazione che mi dia pace”.
Il desiderio di Sofia fino all'ultimo è stato quello di dare un contributo alla ricerca. “Tutto questo ovviamente è alimentato dal fatto che sono una studentessa di medicina e dalla mia profonda fiducia nella ricerca. Magari non darà risultati grandiosi, ma vorrei comunque provarci. Il mio sogno sarebbe che nessuno mai più ricevesse una sentenza di morte come è capitato a me e a tutte le persone che hanno lottato contro la stessa malattia”.
Purtroppo, proprio per la sua rarità, la ricerca sull'angiosarcoma cardiaco non ha fatto passi in avanti, le cure al momento sono solo palliative. “Sono perfettamente consapevole – spiegava Sofia – del fatto che gli studi di ricerca si concentrino di più sui tumori con incidenza maggiore sulla popolazione, come è logico che sia. Quello che ho deciso di realizzare è una raccolta fondi in cui verserò tutti i miei risparmi guadagnati da studentessa lavoratrice. Chiunque potrà contribuire, anche in minima parte, a raggiungere questo obiettivo. La raccolta sarà finalizzata a studi di ricerca sugli angiosarcomi realizzati da parte dell'Italian Sarcoma Group per permettere una cura e una qualità di vita migliori nei pazienti affetti da questa patologia”.
IL CORDOGLIO DI REGIONE LIGURIA
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e la Giunta regionale esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Sofia Sacchitelli, e si stringono attorno alla famiglia in questo momento di dolore.
Sofia, studentessa di medicina al quinto anno, aveva deciso di fondare l'associazione 'Sofia nel cuore' dopo che le era stato diagnosticato un raro angiosarcoma cardiaco. L’obiettivo di 'Sofia nel cuore' è portare avanti un progetto di ricerca scientifica per migliorare la qualità di cura e ampliare l'offerta terapeutica per i pazienti affetti da questo male.
In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, la sorella Ilaria aveva preso parte alla maratona no-stop organizzata da Regione Liguria, raccontando l’impegno della sorella, offrendo la propria testimonianza di donna e parlando del lavoro che la sorella portava avanti per lo sviluppo della nostra società.
Alla famiglia, agli amici e ai tanti che l'hanno conosciuta vanno le nostre più sentite condoglianze.