Ascoltando un po' di commenti, subito dopo la zona d'ingresso dello stadio Riboli, tanti sostenitori dell'Albenga avevano individuato i primi minuti della sfida contro la Lavagnese decisivi per il corso della partita.
Nell'ultimo mese e mezzo, anche contro avversari più abbordabili, gli ingauni avevano infatti faticato ad approcciare nella maniera migliore i 90 minuti di gioco; di fronte alla squadra di Ruvo è accaduto però l'esatto contrario: fin dalle prime battute la squadra di Buttu ha gestito le redini del gioco, con ordine, intelligenza e quella maturità necessaria per affrontare una partita decisiva per la dinamica della stagione.
Impossibile assegnare un insufficienza a chi è sceso in campo, anche per chi è subentrato.
Capitan Gargiulo è stato autore di una prova monumentale per qualità e concentrazione, guidando un reparto che con De Benedetti, Mastrippolito e Barisone (ottimi anche i due terzini), ha lasciato le briciole a Righetti e Lombardi.
In mediana voto altissimo a Mattia Grandoni che, in tandem con Garibbo, non hanno minimamente patito l'inferiorità numerica nel cuore del centrocampo, rispetto al canonico 3-5-2 levantino.
Pollice altissimo anche per Thomas e Gabriel Graziani, schierati esterni nel 4-4-2 di Buttu. Una prova ad alto tasso di fosforo ed acido lattico, entrambi necessari per garantire i giusti equilibri nel match che valeva la stagione.
In attacco bene Mariani, allertato all'ultimo secondo dopo l'infortunio di Anselmo, e ovviamente Santiago Sogno, chiamato a confrontarsi con i tre centrali binaconeri.
La nota finale la merita il portiere Radu Mitu, per l'incredibile parata su Lombardi nel cuore della ripresa: un intervento fuori scala per la categoria, a testimoniare ancora una volta quanto il parco portieri ingauno, guidato da Stefano Ancona, sia di altissimo profilo.
Le buone notizie sono però arrivate anche dai volti all'esterno del rettangolo verde: Leonardo Di Salvatore è tornato ad allenarsi in gruppo, mentre il rientro di Nicholas Costantini in 15-20 giorni potrebbe concretizzarsi.
Gli ingredienti per un finale di stagione brillante ci sono tutti, ma soprattutto il sogno Serie D sempre più a portata di mano.