Non ha raggiunto il numero di partecipanti della sua ultima edizione, eppure il "Cimento della Befana 2023", organizzato come di consueto dalla Compagnia di San Pietro, ha confermato Finale come una delle regine assolute del tuffo invernale fuori stagione.
Oltre a essere uno dei più longevi, quello finalese si è ancora una volta affermato come evento tradizionale tra i più numerosi della provincia di Savona, se non addirittura dell'intera regione, con 232 temerari che hanno sfidato i 10°C del mare e i circa 12°C esterni.
Una "ciumba" invernale di ritorno dopo i due anni di stop forzato a causa della pandemia a cui i partecipanti si sono avvicinati con un'ordinato entusiasmo, quasi ossequioso nei confronti di un mare al cui interno il termometro faceva registrare una delle temperature più basse dei cimenti di questo inverno.
Il tutto con una cornice di pubblico come sempre curiosa e numerosa, come d'altronde per tutti i numerosi eventi organizzati dall'associazione finalese, ricordati da un soddisfatto presidente Mario Coletti: "Questi 232 cimentisti ci hanno gratificato del lavoro che abbiamo fatto, non sono i 250 del 2020 ma ci accontentiamo e lavoreremo per avere un cimento ancor più bello e partecipato il prossimo anno. Intanto abbiamo numerosi appuntamenti a favore dei cittadini e dei turisti, a partire dalla festa di San Pietro il 29 giugno".
Come da tradizione poi, diversi i premi individuali assegnati, tutti resi disponibili dalle attività commerciali finalesi: i più giovani sono stati Nina (7 anni) e Nikita Sapore (3 anni compiuti lo scorso giugno), mentre più anziani la signora Marisa Nizzola (93 anni) e il signor Michele Martiradonna (77 anni).
L'eco del tuffo fuori stagione, oltre ai tantissimi turisti per i quali non c'è inverno che possa ostacolare la loro passione, ha raggiunto anche gli estremi nordici dell'Europa: nel mare finalese c'era infatti anche la signora Anna Anderson da Kalmar, nel sud della Svezia.
In quanto ai premi collettivi, immancabili i "Nuotatori del Tempo Avverso", premiati come gruppo più folkloristico, e gli amici della "Palestra Firpo", ancora una volta formazione più numerosa con 39 partecipanti, tutti rigorosamente con la maglietta "Fieri di esser fuori".
Al termine della nuotata collettiva spazio a vin brulé, cioccolata calda, focaccia e pandoro, in compagnia delle note del complesso bandistico folk locale "Rumpe e Streppa".