FINALE, VOTO 5.
E' stato quasi un paradosso quello vissuto dal Finale dall'inizio dell'estate ad oggi.
La partenza di Pietro Buttu per Albenga (una scelta vissuta al Borel ancora come un autentico sgarbo, dopo la conferenza di metà giugno) e le difficoltà nella strutturazione dell'organico, avevano di fatto manlevato la squadra di Flavio Ferraro da eccessive pressioni.
La rosa giovane e un budget con poco margine di manovra (complice anche la chiusura delle tribune del Borel) avrebbero infatti permesso ai giallorossi di approcciarsi al campionato con la consapevolezza di guardare all'obiettivo salvezza come una meta difficile da raggiungere, sgombrando però il campo da qualsiasi tipo di aspettativa.
Una situazione complessa, ma che avrebbe potuto compattare l'ambiente attorno alla Prima Squadra, invece, fin dalle prime uscite estive, si è sempre respirata una tensione latente in Via Brunenghi, decisamente poco propedeutica per un gruppo giovane e in lotta per il mantenimento della categoria.
Tecnicamente il percorso risulta sufficiente, tenendo conto soprattutto del livello della rosa costruita in estate, ma i dissidi interni si sono prolungati fino a dicembre inoltrato, con il passaggio di testimone da mister Ferraro a David Balleri pochi giorni dopo l'arrivo dei rinforzi invernali.
Ritrovare serenità tra le varie componenti sarà il punto focale per puntare al mantenimento della categoria. Un'impresa che resta difficile da raggiungere, ma a ranghi compatti non così lontana.