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Calcio | 16 dicembre 2022, 17:10

Sport in lutto, è morto Sinisa Mihajlovic

L'ex giocatore e allenatore della Sampdoria, che aveva scoperto di essere ammalato di leucemia nell'estate 2019, si è spento nelle scorse ore. Aveva 53 anni

Sport in lutto, è morto Sinisa Mihajlovic

Da giocatore prima e da allenatore poi non è mai stato un codardo e ci ha sempre messo la faccia. Pagando per il suoi errori, come gli successe quando usò frasi razziste nei confronti di Vieira (rimediando una lunga squalifica) o quando disse di non conoscere il Diario di Anna Frank, forse per strizzare l'occhio ad alcuni ultras della Lazio suoi amici (che negavano l'orrore dell'Olocausto). Sinisa Mihajlovic è stato sempre un guerriero ed un combattente, che ha vinto moltissimi sul campo e in panchina, ma purtroppo ha perso la partita più importante, quella per la vita.

Nel luglio 2019 fa la scoperta della malattia

Nelle scorse ore è arrivata purtroppo la notizia che tutti temevano. L'ex giocatore e allenatore della Sampdoria ha visto precipitare la sua situazione e dopo quasi tre anni e mezzo di lotta contro la leucemia che lo aveva aggredito all'inizio dell'estate 2019, quando era da poco tornato alla guida del Bologna, si è spento, circondato dall'affetto della moglie Arianna e dei cinque figli, una delle quali lo aveva reso da poco nonno.

Un male subdolo ha avuto la meglio su di lui, nonostante Sinisa avesse guardato in faccia la malattia "per prenderla a pugni", come disse lui stesso, quando annunciò a tutti di dover lasciare la panchina per sottoporsi ad un lungo periodo di cure e di chemioterapia. Subito l'intero mondo del calcio si strinse attorno a lui, accantonando rivalità di ogni genere per testimoniargli la sua vicinanza.

Una carriera costellata di vittorie

E, appena aveva potuto, il tecnico era ritornato in panchina, anche se visibilmente provato, con un berretto in testa e profonde rughe a segnarne il viso scavato dal dolore e dalla malattia. Quando la battaglia sembrava vinta, nel marzo scorso la leucemia è tornata a picvjiare forte, costringendo Sinisa ad un nuovo ciclo di pesanti cure. Mihajlovic era fatto così, non era abituato a scappare, lui orgogliosamente serbo, che aveva conosciuto anche gli errori del conflitto nella ex Jugoslavia.

Era soprannominato il 'sergente', anche per la sua vicinanza al comandante Arkan (altra situazione che gli procurò noie e problemi, ndr), uno dei militari che combatterono durante quegli anni tremendi dopo la fine della vecchia Jugloslavia. Un difensore dai piedi buoni che batteva magistralmente le punizioni, tanto da segnare ogni anno diversi gol, capace di farsi amare da tutti i tifosi delle squadre di cui ha indossato i colori.

L'avventura blucerchiata

Arrivato in Italia nel 1992 dalla Stella Rossa di Belgrado alla Roma, dopo due stagioni in giallorosso Mihajlovic è approdato alla Sampdoria. Vestirà la maglia blucerchiata dal 1994 al 1998, anno del trasferimento alla Lazio, collezionando 110 presenze e 12 gol e lasciando un ricordo indelebile nel popolo di fede sampdoriana. Chiuse la carriera nell'Inter del suo amico Roberto Mancini, di cui divenne il vice, prima di iniziare la carriera di allenatore che lo riportò a Genova: nel 2013 subentrò a Delio Rossi conducendo i blucerchiati ad una comoda salvezza, mentre nella stagione seguente arrivò la qualificazione all'Europa League. Un'avventura esaltante che addirittura spinse la Juventus a pensare a Sinisa come successore di Antonio Conte, anche se alla fine non andò così. 

La sua squadra giocava sempre a viso aperto e senza paura. Perché così era Sinisa e così è stato fino all'ultimo dei suoi giorni. Oggi lo piangono tutti: amici, ex compagni, ex giocatori, dirigenti di tutte le squadre. Perché un uomo di questo coraggio merita solo grande rispetto nel momento dell'addio. Ad appena 53 anni.

In ansia per Gianluca Vialli

Ma il calcio italiano adesso è in ansia anche per Gianluca Vialli, altro grande ex calciatore e allenatore da tempo alle prese con la battaglia contro Il cancro. "Al termine di una lunga e difficoltosa `trattativa´ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri”: così il capo delegazione della nazionale ha annunciato alla Figc la sua assenza in occasione delle prossime gare della Nazionale, attesa dalle qualificazioni all’Europeo 2024.

L’obiettivo - prosegue Vialli - è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio”. Tutti i tifosi italiani, in particolare quelli di Samp e Juve (le squadre a cui ha legato gli anni migliori della sua straordinaria carriera di bomber), adesso tifano ancora di più per lui.

Il cordoglio 

Stanno arrivando numerosissimi i messaggi di cordoglio alla famiglia Mihajlovic.

Regione Liguria esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Siniša Mihajlović. Calciatore e allenatore di grandissima esperienza internazionale, ha legato all’Italia, e in particolare alla città di Genova, diversi anni della sua importante carriera, lasciando nel cuore dei tifosi sampdoriani, ma anche di quelli genoani, il ricordo di un professionista eccezionale e di una persona dagli altissimi valori morali e umani. Affermatosi nella Sampdoria come giocatore negli anni ‘90, nel 2013 era tornato in blucerchiato nella veste di tecnico, vincendo nel 2015 il premio Football Leader come migliore allenatore dell’anno. In questi ultimi anni Mihajlović era diventato un esempio di coraggio per la sua capacità di non arrendersi alla malattia, dimostrando una forza e una grinta esemplari. Dopo il primo ciclo di cure era tornato a sedersi sulla sua panchina di allenatore diventando, così, un esempio per le persone che, come lui, stavano affrontando gravi problemi di salute. Alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutto il mondo del calcio le nostre più sentite condoglianze”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo la notizia della morte dell’ex giocatore e allenatore di calcio Siniša Mihajlović.

redazione

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