Si ferma ai sedicesimi l’avventura del Ligorna in Coppa Italia di Serie D, unica squadra ligure rimasta in gioco fino ad oggi in questa competizione. Biancoblù fermati allo Stadio Bravi per 2-0 dal Bra, avversario già sabato nel Girone A di Serie D.
La partita è molto equilibrata. Nei primi quindici minuti le due squadre si studiano, senza però affondare. La prima conclusione pericolosa è del Ligorna, quando al 30' è Casagrande a concludere al volo dal lato destro dell’area, ma il tiro è debole. Al 36' ci prova invece Donaggio, il quale raccoglie il pallone da dentro l’area e conclude di collo, ma il tiro finisce a lato alla sinistra del portiere. Così, a pochi minuti dalla fine del primo tempo, a segnare è invece il Bra. Al 45' è Pavesi a ricevere, girarsi e concludere con il mancino, superando un incolpevole Caruso. Il Bra chiude così il primo tempo in vantaggio.
Mister Roselli all’intervallo rimescola le carte: entrano Tassotti, Dellepiane e Cericola, poco dopo anche Gerbino. Al 49' è Pavesi a involarsi sul lato sinistro dell’area e conclude di collo esterno, ma di poco alto. Calcio di rigore per il Bra al 61' a causa di una trattenuta in area. Si incarica della battuta Pavesi, il quale supera Caruso con il mancino, con il portiere che intuisce ma non riesce a respingere. Al 68' è Derrick a provarci, con un dribbling dal limite e inserimento, ma il tiro è debole e finisce fuori alla sinistra di Caruso. Donaggio al 70' raccoglie un pallone in area e conclude con il mancino, ma la palla termina alta. La partita scivola verso il risultato definitivo di 2-0. C’è spazio giusto per la parata di Caruso sul piattone di Thomas Gerbino, con l’estremo difensore che si allunga alla sua destra.
Questo il commento di Mister Roselli: «La partita di oggi è stata resa un po’ particolare dall’essere costretti a fare delle scelte sui giocatori. Con tutto il rispetto per loro, che non cambiano quasi mai nessuno, e noi che invece ne cambiamo tanti, è normale che ci sia una discreta differenza in campo, soprattutto di abitudine e di conoscenza tra calciatori. Uno spunto positivo è che comunque ogni partita che fanno i nostri giovani crescono e migliorano dal punto di vista totale. Questa è una cosa sicuramente importante che è poi il nostro compito. Ovvero quello di portare dei 2004 e 2003 stabilmente in prima squadra».