Nonostante qualche problema fisico, che ha rallentato la crescita di qualcuno e fermato altri nei momenti migliori, e qualche piccola delusione, analizzare quanto sta accadendo nell’ultimo periodo al mondo del tennis italiano non può non far sorridere e far ben sperare per il futuro. Una generazione che può, senza alcun timore di esser smentiti, esser definita d’oro. Il pensiero va, in maniera inevitabile, in particolar modo a Berrettini e Sinner. In realtà però dietro a loro due c’è tanta qualità e in molti sono pronti a emergere e a prendersi la scena. I risultati in Coppa Davis, ma anche nei tornei ATP, sono la perfetta dimostrazione di quanto si sta dicendo e affermando.
Aspettando l’anno del riscatto
Impossibile non soffermarsi in primis su Berrettini. Qualche infortunio sta sicuramente mettendo troppo spesso ai box il romano, che infatti dovrà rinunciare alle finali di Coppa Davis. Il sedicesimo posto nel ranking fa capire comunque come, quanto fatto in precedenza, sia stato di altissimo livello. A spiccare sono la finale a Wimbledon e la semifinale agli Us Open. Certo gli manca il grande colpo, ma chissà che prima o poi questo non possa arrivare.
Al momento il numero uno degli italiani è dunque Jannik Sinner. 14esimo al mondo a soli 21 anni: forse basterebbe davvero questo per spiegare la sua forza. Una crescita esponenziale che è arrivato soprattutto nell’ultimo anno, con la conquista dei quarti agli Australian Open, a Wimbledon e agli US Open. L’obiettivo ora è farsi trovare pronto agli Australian Open del 2023, dove, quote di Eazybet alla mano, è nella top five dei favoriti, dietro Djokovic, Medvedev e Nadal e davanti a Auger Alassime.
Ma chi c’è dietro i due big del tennis italiano?
In realtà già da un po’ di tempo si sta mettendo in mostra Lorenzo Musetti. Il classe 2002 è infatti il numero 23 del ranking ATP. Grande protagonista in Davis con la Nazionale, il nativo di Carrara sta piano piano scalando la classifica. Per lui il 2023 potrebbe davvero essere l’anno della definitiva consacrazione, partendo magari proprio dagli Australian Open. Discorso molto simile per Sonego, oggi 47esimo. In realtà però il 27enne è riuscito a migliorarsi tantissimo negli ultimi anni, aggiungendo al suo dritto potente ed efficace, un ottimo rovescio. La maturità per lui potrebbe finalmente arrivare.
In finire, a chiudere questo sguardo nel futuro, non può non essere Fognini. Essendo classe 1987 non si può certo puntare sulla giovane età. Ma il suo obiettivo potrebbe però esser chiudere la carriera con il grande colpo, facendo da chioccia a chi ha il futuro tutto dalla sua parte.