La pioggia ha purtroppo impedito l’inaugurazione delle via del Sale che nascono nel cuore di Pieve di Teco, in provincia di Imperia, ma il Comune insieme al Parco delle Alpi Liguri nell’ambito della nona edizione dell’Expo Valle Arroscia ha comunque organizzato un focus sull’importante progetto.
Per molti secoli, le Vie del Sale sono stati importanti percorsi di collegamento fra le zone costiere liguri e francesi e le aree più interne della Pianura Padana: consentivano tra queste regioni cambi commerciali, a base soprattutto di sale e di altri prodotti agro-alimentari oltre che tessili. Non esisteva un’unica Via del Sale, ogni comunità aveva la propria rete di sentieri da percorrere.
Sul territorio dell’attuale Provincia di Imperia, sia lungo i crinali intervallivi che a fondovalle, si trovavano diverse Vie del Sale: fra queste la rinomata Via Marenca, che collegava Imperia Oneglia con i paesi delle valli Impero e Maro fino ai borghi del Monregalese, e l’affascinante Percorso dei Contrabbandieri, che da Pieve di Teco evitava il Casello del Dazio e conduceva a Cènova (nel Comune di Rezzo) e ai crinali più selvaggi ed elevati delle Alpi Liguri. Ancora oggi, questi itinerari rappresentano percorsi ideali pluri-giornalieri per la maggior parte dei mesi dell’anno, da scoprire a piedi, in bicicletta o a cavallo, e possono essere suddivisi in singole tappe soggiornando nelle diverse strutture ricettive localizzate sia presso i borghi storici che nelle aree di crinale.
All’evento, tenutosi nella sala consiliare del Comune, hanno presenziato tra gli altri il sindaco di Pieve nonché presidente del Parco Alpi Liguri, Alessandro Alessandri, Laurence Navalesi, assessore della città Metropolitana di Nizza, il sindaco di Mendatica Piero Pelassa, il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana, gli onorevoli Edoardo Rixi e Flavio di Muro, il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola, nonché molti amministratori locali e regionali e i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine.
“Le vie del Sale hanno una valenza storico-culturale, ma anche turistica e salutista, ha dichiarato Alessandri. Andiamo a riprendere quella che è la nostra storia e le nostre tradizioni dell’economia. Il sale era la moneta del tempo il modo con cui la gente pagava i debiti e riscuoteva i crediti. Poi c’è il rilancio turistico ossia lo storytelling, il passare ripercorrendo lo stesso percorso compiuto dagli uomini e dai commercianti diventa motivo di un volano turistico per tutti i territori. Si incastra infine, conclude, anche un discorso salutistico perché se camminiamo, stiamo nella natura e mangiamo bene la nostra salute migliora di molto quindi ci fa anche bene”.
Il Parco delle Alpi liguri in questo contesto è stato soggetto attuatore di Regione Liguria nella realizzazione delle attività del progetto 'Alpimed Patrim' relativo alla sistemazione delle Vie del Sale. Il progetto è caratterizzato da due lotti distinti il primo dei quali è ubicato totalmente all’interno del comune e collega la frazione di Moano al santuario della Madonna dei Fanghi. Il secondo invece collega la località Molino del Longo, sempre nel comune di Pieve, alla località Monte Prearba nel comune di Rezzo.
"Finalmente torneranno alla luce alcune vie del Sale che erano state distrutte dal tempo e dall'incuria di qualcuno, ha evidenziato l’onorevole Flavio Di Muro. Oggi possono diventare un volano turistico per il nostro entroterra. L'expo della Valle Arroscia collegato a questo progetto europeo è una vetrina sulle nostre bellezze. Contento di esser qui per festeggiare progetti che mi hanno visto impegnato in prima persona e queste sono occasioni per nuove iniziative per valorizzare ancora di più la nostra provincia e il ponente".
"L'Expo della Valle Arroscia è un momento bellissimo per tutta la Liguria, ha sottolineato l’onorevole Rixi, e la provincia di Imperia. Si fanno conoscere i nostri prodotti locali e la capacità del nostro territorio di generale non solo ricchezza, ma anche di contribuire a sviluppare la nostra cultura e le nostre tradizioni. Quest'evento è un punto di contatto transfrontaliero tra tre culture importanti ossia quella ligure, piemontese e francese".
In questo contesto l’assessore di Nizza Laurence Navalesi ha evidenziato come "è per noi importantissimo essere stati invitati a Pieve di Teco per rafforzare ancora di più la nostra amicizia. L'articolo 10 del trattato del Quirinale dà direttive importanti su tutti i progetti fra l'Italia e la Francia con particolare attenzione alle relazioni transfrontaliere. Quindi Nizza, la regione PACA e naturalmente la regione Liguria e la regione Piemonte".