Un finto procuratore originario di Montecatini Terme, e residente a Sanremo avrebbe truffato un giovane calciatore svincolato dall'Alessandria il padre del calciatore e altre due persone. È quanto raccontano le presunte vittime nella denuncia presentata al commissariato di Sanremo lo scorso 2 febbraio nei confronti dell'uomo.
L'incredibile storia inizia lo scorso novembre a Grugliasco, in provincia di Torino, nel concessionario di autonoleggio di una delle persone che accusano il finto procuratore, il quale avrebbe chiesto di noleggiare per un anno un'Audi Q3, sottoscrivendo un contratto di noleggio per 1.450 euro più iva al mese, oltre a 3.000 euro di cauzione. Nella denuncia è riportato che l'uomo avrebbe provveduto al pagamento di una parte della somma (1.300 euro) in contanti, con la promessa di pagare il resto della somma il giorno dopo, tramite bonifico, secondo l'accusatore mai arrivato.
Alcune settimane dopo, lo stesso avrebbe chiesto alla medesima concessionaria di noleggiare un'altra auto, questa volta una Toyota C-Hr, destinata alla convivente. In questo caso il costo del noleggio ammontava a 1.090 euro più iva al mese, oltre 1.500 euro di cauzione. Secondo chi lo accusa, l'uomo non avrebbe mai pagato l'importo del secondo noleggio.
La storia diventa intrigante quando il finto procuratore avrebbe proposto al titolare della concessionaria un affare denominato "Mister Lavaggio". A sua volta, l'uomo avrebbe coinvolto un amico, il quale avrebbe raccontato al finto procuratore delle sorti del figlio, calciatore svincolato, e quindi senza squadra, alle prese con il procuratore che gli avrebbe chiesto denaro, secondo padre e figlio non dovuto.
Il finto procuratore, per chiudere la querelle con il precedente manager, avrebbe chiesto al calciatore 585 euro per una fantomatica pratica Uefa 'nulla avere', con cui si sarebbe dichiarato di fatto estinto il debito. Alcuni giorni dopo però avrebbe chiesto al calciatore un'altra ricarica Postepay, perché in quella precedente non sarebbe stata riportata la dicitura corretta nella causale. L'uomo avrebbe così incassato due volte il denaro con la promessa che il rimborso a della prima ricarica sarebbe arrivato direttamente dalla Uefa. Poco tempo dopo l'amarezza di padre e figlio, i quali hanno scoperto che l'uomo non è un procuratore e che non esiste nessuna pratica Uefa 'nulla avere'. Inoltre, lo stesso avrebbe promesso al giovane calciatore un contratto con la Pistoiese e una sponsorizzazione con la Nike. Inutile aggiungere che anche in questo caso il calciatore è rimasto deluso.
Nella denuncia presentata al commissariato di polizia di Sanremo, si racconta anche di un'altra presunta truffa ai danni del proprietario della concessionaria di auto e un'altra persona, attraverso la promessa di ottenere prodotti tecnologici a prezzi scontati fino al 70 per cento, con cui avrebbe proposto il pagamento delle rate dell'auto noleggiata. Anche in questo caso, per chi ha denunciato il finto procuratore è arrivata l'amara sorpresa. I prodotti non sono infatti mai arrivati.