Altri sport - 11 luglio 2019, 07:00

Serie A, riuscirà l'Inter a bissare il successo dell'anno scorso?

Proseguono le ostilità in seno al campionato di Serie A con Napoli, Milan e Inter che si sono presi la testa della classifica dopo la prima parte del torneo e provato a dare il primo strappo ad una stagione che si preannuncia essere agguerrita e assai difficile.

Proseguono le ostilità in seno al campionato di Serie A con Napoli, Milan e Inter che si sono presi la testa della classifica dopo la prima parte del torneo e provato a dare il primo strappo ad una stagione che si preannuncia essere agguerrita e assai difficile. Tante sono state le novità che, sinora, hanno segnato il cammino del massimo torneo di calcio in Italia, non solo tra le cosiddette big.

Partiamo subito dall’Inter. Nonostante un’estate a dir poco tormentata che ha visto l’addio di molti big (e dei maggiori artefici dell’ultimo scudetto), la dirigenza della società nerazzurra ha saputo fare buon viso a cattivo gioco, trovando sul mercato alcuni giocatori che sinora si stanno dimostrando all’altezza dei loro predecessori. Questo dato è sottolineato anche dall’aggiornamento delle quote sulle scommesse sportive dei principali bookmaker come Betway che vedono l’Inter sempre in testa tra le squadre favorite per la vittoria del campionato 2021/22.

Dall’ex ct della Nazionale Antonio Conte a Lele Oriali, da Achraf Hakimi a Romelu Lukaku: in qualche caso (come per l’attaccante belga, tornato a giocare al Chelsea per la cifra record di 115 milioni di euro), si è trattato di un addio pesante sotto tutti i punti di vista che, in qualche maniera, ha fatto tremare la terra sotto ai piedi a tutti i sostenitori della Beneamata che sino a pochi mesi prima aveva gioito per la conquista dello Scudetto dopo oltre un decennio di digiuno.

L’arrivo di Edin Džeko e di Joaquín Correa ha compensato, per un verso, la partenza del centravanti ex Manchester United, tuttavia in Europa (segnatamente in Champions League) il club milanese ancora una volta ha dimostrato sino a questo momento di essere carente ed una spanna dietro le grandi della competizione.

E tra le grandi del torneo continentale più importante troviamo proprio la Juventus che, come l’Inter, quest’anno ha dovuto dire addio (non senza una coda velenosissima) alla sua stella, Cristiano Ronaldo che, come il belga, ha preferito tornare a giocare in Premier League, al suo “vecchio” Manchester United, il club che l’ha consacrato per la prima volta tra i grandi del calcio mondiale. Con il ritorno di Massimiliano Allegri in panchina, gli addetti ai lavori avevano pronosticato ad inizio stagione una Juventus di nuovo imbattibile in Italia. Come abbiamo visto, però, così non è stato e la Vecchia Signora ha dovuto fare i conti con la dura realtà del torneo nazionale. Rispetto al Napoli capolista, i bianconeri hanno già accumulato dieci punti di ritardo in classifica e quattro vittorie in meno nelle prime sette uscite di campionato.

Un gap non di poco conto visto che le battistrada davanti stanno marciando a ritmi elevati, compreso quel Milan che ad oggi sembrerebbe l’unica squadra capace di tenere il ritmo di vittorie della banda di Luciano Spalletti. I rossoneri, come tutti ricorderanno, già nella passata edizione della Serie A avevano stupito, tagliando per primi il traguardo al giro di boa del campionato (e vincendo il titolo di campione d’inverno della Serie A), salvo poi finire dietro ai cugini nerazzurri nella seconda parte del torneo, tuttavia riuscendo a conquistare l’accesso in Champions League (e a ritornare nell’Europa che conta dopo sette anni). Anche se in Champions l’avvio dei rossoneri è stato pressoché negativo (con il Milan sorteggiato nel girone più ostico della prima fase), gli uomini di Stefano Pioli, nonostante mille avversità e infortuni (vedi l’ultimo del portiere titolare Mike Maignan), si stanno dimostrando all’altezza delle rose più attrezzate della Serie A.

Di certo, dunque, il Milan saprà dare filo da torcere fino alla fine all’Inter che resta, come detto, la squadra da battere secondo gli esperti. Ma il campionato è ancora lungo e tanti fattori potrebbero determinare la fortuna (o meno) di questa o quella squadra (come la Coppa d’Africa 2022 che a gennaio e febbraio prossimo si porterà via tanti campioni impegnati con le rispettive nazionali). Siamo sicuri che assisteremo ad un finale di stagione punto a punto e ricco di pathos.